Arresto del sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, Il Presidio Libera “Gianni Carnicella” esprime disagio, amarezza e preoccupazione per una città disamministrata
MOLFETTA – L’arresto del sindaco di Molfetta Tommaso Minervini viene commentato anche dal presidio di Libera “Gianni Carnicella”: «di fronte a quanto avvenuto in questi ultimi giorni, intendiamo esprimere disagio e amarezza, nonché rappresentare la nostra preoccupazione per quanto ulteriormente sarà accertato dalle autorità giudiziarie – verso le quali riponiamo fiducia e stima -, e per l’instabilità che la città di Molfetta si prepara a vivere a livello amministrativo.
Ci addolora vedere al centro della cronaca nazionale la nostra città, la città di Gaetano Salvemini, di don Tonino Bello, di uomini e donne che si sono battuti per la democrazia e la legalità come il compianto sindaco Gianni Carnicella, vittima della criminalità organizzata, assassinato il 7 luglio 1992 per aver esercitato il suo ruolo di garante delle regole, ribadendo il suo “no” a una richiesta illegittima.
Molfetta oggi è ferita e lacerata, incredula e addolorata. Il Presidio cittadino di Libera, in questo momento di prova e spaesamento per tutta la comunità locale, vuole ribadire il proprio impegno quotidiano non solo nel fare memoria ma anche nel promuovere con responsabilità la giustizia sociale, la ricerca della verità e l’educazione alla legalità in questo territorio violato, con la fiducia di chi sa che, in sinergia con la parte sana della società civile, si può restituire alla cittadinanza la speranza di ricomporre il tessuto sociale, promuovendo una visione e una prospettiva più positiva di quella che attualmente si staglia all’orizzonte».