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Battiti live a Molfetta, la protesta dei cittadini: un mese di disagi e niente ritorno al territorio
09 giugno 2025

MOLFETTA – Tanti cittadini di Molfetta protestano per i notevoli disagi a cui sono sottoposti nei giorni della manifestazione canora “Battiti live”: «Sono iniziati da un paio di giorni a Molfetta i lavori per il montaggio del palco di Battiti live ed è iniziato anche il disagio tra i cittadini, che si vedono imposte restrizioni sempre più crescenti per la kermesse che durerà ufficialmente 5 giornate, dal 18 al 22 di giugno, ma che in realtà porterà via 20 giorni tra montaggio, spettacoli e smontaggio.

Sabato mattina era previsto un matrimonio al Duomo, prenotato due anni fa, e la sposa ha fatto il suo ingresso tra transenne e lamiere delle costruzioni in atto.

L’avviso ufficiale dello svolgimento della manifestazione si è avuto soltanto il 3 giugno scorso, con la conferenza stampa dei rappresentanti comunali, pur essendo la manifestazione concordata da tempo, il che non ha dato la possibilità soprattutto agli abitanti delle zone interessate di far sentire la loro voce.

Il titolare del Bar al Duomo, recentemente rinnovato, entro il giorno 15 di giugno, dovrà completamente smantellare lo spazio attrezzato all’aperto, adornato con piante ed albero d’ulivo, il tutto a proprie spese e senza alcun tipo di indennizzo da parte dell’amministrazione, come invece si vocifera per la città.

Tutti coloro che abitano più in prossimità hanno subito pesanti limitazioni, in occasione della manifestazione dell’anno scorso, in tema di parcheggio, viabilità, accesso alle proprie abitazioni, anche da parte di terze persone in visita, interruzioni di corrente elettrica e, non da ultimo, imposizione di musica decisamente al di sopra dei livelli sonori imposti per legge e ben oltre la soglia che provoca danni fisici e psichici.

Una manifestazione che non può certo divenire tappa fissa a Molfetta “inquinando” la visione dello scorcio più bello della città, limitandone la fruizione per i tanti turisti».

Fin qui la lettera dei cittadini alla quale aggiungiamo una piccola considerazione: a parte lo smantellamento di tutte le strutture esistenti sul piazzale, compresi lampioni e basi in pietra (nemmeno al funerale di don Tonino si arrivò a tanto), l’operazione sul piano economico in termine di costi-benefici è fallimentare. E’ bene dirlo ai nostri amministratori “esperti”. Al territorio resterà ben poco.
E, infine, Molfetta non ballerà una sola estate, ma solo 5 giorni, il resto è deserto e tristezza. Sì, perché Molfetta la stanno trasformando in una città brutta e triste, con annessa pubblicità negativa in tutt’Italia per le vergognose vicende giudiziarie che riguardano sindaco e funzionari comunali.

C’è da vantarsi? Contenti loro (ma i cittadini non lo sono)! Ma chi se ne importa, se ne parla alle prossime elezioni. Importante è sopravvivere anche senza sindaco e con le facce di bronzo.
Il potere logora chi non ce l’ha, aveva ragione Andreotti.

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