Arrestato il direttore della banca Federiciana di Andria per truffa
Danno stimato, ad oggi, di circa 5 milioni di euro in danno di ignari risparmiatori. Esecuzione provvedimento cautelare ed indagini delegate alla Guardia di Finanza di Bari
ANDRIA - Militari del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bari, in data 13 agosto 2007 hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del direttore della banca Federiciana Spa – Francesco Miani - , per truffa, furto ed altro ai danni di una ventina di correntisti della stessa banca, con sede in Andria.
Il provvedimento richiesto dal Dott. Michele Ruggiero – Sost. Proc. presso la Procura di Trani si è reso necessario al termine di una intensa attività d'indagine scaturita da diverse denunce-querele presentate in questi ultimi giorni dai vertici della stessa azienda di credito e da numerosi risparmiatori nei confronti del direttore della banca, il quale, dopo aver conquistato la fiducia dei risparmiatori, li induceva, dietro promesse di maggiori profitti e rendimenti finanziari, a trasferire i rispettivi risparmi dall'istituto di credito dove dapprima operava alla neonata (ottobre 2006) Banca Federiciana nella cui sede i risparmiatori hanno improvvisamente scoperto che i libretti e gli altri titoli forniti dall'indagato documentavano rapporti inesistenti ovvero posizioni scoperte.
Infatti, molte operazioni eseguite nell'interesse dei privati risparmiatori (accensione di alcuni libretti di deposito a risparmio, emissione di assegni circolari, accensione conto titoli ecc.) non trovavano riscontro nella contabilità della banca.
Il provvedimento cautelare personale è stato adottato dal Gip dr. Roberto Oliveri del Castillo sulla scorta delle prime risultanze investigative e delle puntuali e convergenti denunce querele dei risparmiatori derubati e truffati, nonché della copiosa documentazione bancaria acquisita al fascicolo processuale. La misura coercitiva si fonda su specifiche ed inderogabili esigenze attinenti alle indagini in relazione alla situazione di concreto ed attuale pericolo per l'acquisizione e la tenuità delle fonti di prova, e sul concreto pericolo di sottrazione alla Giustizia dell'indagato, in relazione alla gravità dei fatti per i quali è accusato.
I militari del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bari proseguono le indagini per accertare l'effettivo danno subito dai risparmiatori, tempi e modalità delle condotte illecite ed eventuali altri compartecipi corresponsabili.