Recupero Password
Antonio Sanchez Quartet al Multiculturita Jazz Festival di Capurso
19 agosto 2015

CAPURSO - Il Multiculturita Jazz Festival ogni anno offre la possibilità di ascoltare dell’ottimo jazz. Le scelte fatte sapientemente da Alceste Ayroldi e Michele Laricchia, offrono di volta in volta nomi noti e sorprese piacevoli; es. l’anno scorso il concerto dei Doctor 3 fu relativamente una sorpresa se si tiene conto che erano sette anni che si erano divisi, e che da appena alcune settimane erano tornati insieme per un nuovo disco, e sapientemente bloccati subito con una data a capurso.

Il concerto dei Doctor 3 è stato il top del festival dell’anno scorso. Quest’anno invece il programma prevedeva nelle 4 serate il Pietro Verna Trio e Armanda Desidery Quartet nella prima serata; Antonio Sanchez Quartet nella seconda; Finale Europe Contest- Barn Collective- Stablemates Trio  e Nicola Pannarale Quartet  nella terza e Simona Bencini Quartet nella serata finale.

Per motivi di impegni vari ho assistito alla seconda serata in toto, e sinceramente non potevo essere più fortunato, senza niente togliere agli altri Musicisti, soprattutto alla Bencini che ho sentito parecchie volte, bravissima, Nicola Pannarale che conosco perfettamente, un talento Pugliese, e tutti gli altri.

Comunque è della seconda serata che volevo parlare perché l’esibizione di Sanchez e il suo Quartetto mi ha permesso di ascoltare uno dei più bei concerti a cui ho assistito quest’anno, con mia grande sorpresa.

Il batterista in questione è membro dell’ensemble di Pat Metheny dal 2002 e penso lo sarà ancora per molto, quindi sulle sue capacità artistiche e di musicista penso non ci siano dubbi, ma sulle sue doti compositive non mi ero ancora imbattuto, infatti Sanches  ha anche composto la colonna sonora del film, fresco di oscar, Birdman di Inarritu pellicola stupenda, dove ha composto brani per batteria solo; stupendo l’inizio del film con rullata insistita per molti minuti.

Infatti il brano eseguito al Multiculturita, perché è un solo brano che ha eseguito in concerto praticamente tutto un album senza pause,  che è durato circa 90 minuti in cui si sono evidenziate oltre alle sue doti compositive, anche la bravura e la professionalità dei suoi compagni di viaggio ( Seamus Blake al sassofono tenore, John Escreet al pianoforte e Mat Brewer al contrabbasso ), con una nota di merito al pianista eclettico e fantasioso che ricordava i vecchi grandi Corea e Hancock.

Esecuzione indimenticabile senza interruzioni dell’album “Meridian Suite” cosa inedita per un live jazz infatti in quei pochi momenti di pausa durati secondi, il pubblico approfittava per applaudire venendo subito zittito da un assolo o dall’inizio di un nuovo tema. Alla fine c’è stata la giusta ovazione  del pubblico tutto in piedi durato minuti e meritatissimo.

Giovanissimo, ( 44 anni ), il batterista messicano, membro ormai indispensabile del Metheny Group e capace,  di non appiattirsi sul battere il tempo o sul semplice accompagnamento, ma a considerare la batteria uno strumento  alla pari dei polifonici, a livello compositivo.  Ripeto, il miglior concerto visto quest’anno per quanto mi riguarda grazie al Multiculturita e ai suoi organizzatori. Aspettiamo l’edizione del 2016 quale altra sorpresa ci riserva.

© Riproduzione riservata

Autore: Antonio Pisani
Nominativo
Email
Messaggio
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet