Anche quest'anno non mancherà il flash mob contro la violenza sulle donne. No alla violenza
MOLFETTA - Il 14 febbraio 2014, il giorno della festa dell’ amore, non mancherà anche quest’ anno il One Billion Rising, il flash mob contro la violenza sulle donne.
A Roma davanti al Palazzaccio alle ore 16 andrà in scena un evento che si spera possa catturare non solo l’ attenzione delle donne ma soprattutto degli uomini.
La manifestazione è stata organizzata dall’ Associazione Differenza Donna con l’ obiettivo di ascoltare la voce femminile.
L’ associazione ha voluto sottolineare che “ la voce delle donne ha un’ immensa capacità di cura, ed è carica di comprendere , quelle per costruire relazioni piu’ giuste e universi equi.”
In Italia e nel mondo, numerose donne hanno subito violenze nel corso della loro vita.
Non è accettabile ancora oggi considerare la donna un oggetto da utilizzare per poi gettare, un essere inferiore da sottomettere.
La dignità delle donne deve essere tutelata ogni giorno ed in modo particolare nella giornata di San Valentino si dovrebbe riflettere sul concetto di amore e di rispetto, proteggere la donna come se fosse un diamante prezioso da non distruggere.
Oggigiorno poche donne hanno un lavoro dignitoso e la maggior parte dei casi lo stipendio non è corrisposto alle ore lavorative.
Bisognerebbe pensare a delle manifestazioni anche nelle nostre realtà del Sud dove purtroppo assistiamo quotidianamente a vicende di violenze che hanno come protagoniste giovani donne.
Picchiate, stuprate, ferite nella loro femminilità.
Come non dimenticare lo stupro messo in atto da un gruppo su un corpo innocente di una ragazzina di quattordici anni avvenuto nell’ Anfiteatro di Ponente a Molfetta.
La terribile storia è stata resa pubblica su tutti i giornali nazionali per il coraggio che ha avuto la ragazza di denunciare la violenza a distanza di un anno.
Una storia che Molfetta non può e non deve cancellare come se la questione fosse troppo distante da noi. Forse la nostra memoria è corta, forse troppo concentrata per i nostri impegni e ci dimentichiamo della ragazza e dei valori.
Dovrebbe far riflettere maggiormente il luogo dove è avvenuta la tragedia, nella nostra comunità.
Ma le vittime continuano ad esserci come un fiume in piena.
Annarosa, un'altra donna molfettese vittima di violenza , colpita con un coltello dal suo compagno.
E ancora, nel 2008 un uomo ha picchiato la moglie davanti ai propri bimbi e poi l’ ha cacciata di casa.
La donna impaurita ha chiamato i Carabinieri che hanno cercato di tranquillizzare l’ uomo in preda all’ ira ma il marito indifferente alla presenza delle forze dell’ ordine ha continuato a colpire la moglie con calci e pugni.
Una violenza che sembra non avere mai fine.
Un emergenza sociale che coinvolge tutte le classi sociali. Dietro i carnefici si nascondono anche i liberi professionisti, uomini ricchi e istruiti.
La violenza deve essere combattuta denunciandola ed educando le giovani generazioni al valore del rispetto del corpo altrui.
Ci sono numerose storie di violenze che si consumano ogni ora ed in ogni minuto
nelle nostre case, nelle nostre strade, nelle nostre aziende.
Ma in pochi denunciano perché è più facile nascondersi nella parola omertà.
Le donne dovrebbero essere aiutate dallo Stato, dalle associazioni a trovare una via alternativa alla rassegnazione.
Un uomo che ti picchia è debole. Non lasciarti rubare e ferire la tua dignità.
Partecipa anche tu al ONE BILLION RISING con un minuto di silenzio, con una piccola riflessione, con un confronto tra amici, colleghi, con un tema in classe, con una poesia, con una canzone, si può cambiare, educare e pensare una società più umana.
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