Alla scoperta dell’ulivo di Antignano in contrada Pettine a Molfetta
MOLFETTA - Tutto arriva a chi sa aspettare. Pare si dica così e la visita all’ulivo di Antignano, prevista il 21 novembre nella Giornata Nazionale dell’albero e rimandata causa pioggia, val bene una domenica.
Partenza per Contrada Pettine ove, accompagnati dal dott. Raffaele Annese del Centro Studi e Didattica Ambientale Terrae dai rappresentanti di Legambiente sez. di Molfetta, ci si ritrova in Contrada ove, accolti dall’assessore alla polizia, ambiente, Città Sana e relativi specifici connessi politiche giovanili Caterina Roselli, dal Ser Molfetta, si torna indietro nel tempo grazie alla narrazione della storia di un “alberello” di ulivo, diventato grande grazie all’amore per e della natura, un’interpretazione appassionata a cura del Teatro dei Cipis.
Il protagonista è lui, un maestoso ulivo del 1600, alto circa otto metri, che adulti e bambini hanno stretto in un abbraccio di circa sei metri, quanto il suo diametro, un ulivo custodito con cura dai suoi proprietari, i signori Solimini, che rendono fruibile, con molta generosità, la visita e la scoperta di questo monumento della natura.
L’assessore Roselli scopre con orgoglio la targa che indica questo prezioso bene, a sottolineare le nostre profonde radici, il legame tra la nostra città e la terra, destinata, attualmente per circa il 90%, alla coltivazione degli ulivi e al loro nettare, oro verde.
Numerosa la partecipazione, nutrita la rappresentanza dei cittadini del futuro, quei bambini che raccolgono idealmente il testimone per tramandarlo a loro volta, al prossimo.
E forse l’ulivo, sopraggiunta la veneranda età di oltre quattrocento anni, attraverso il suo ricco fogliame, sorride, lieto di vedere che altri bambini racconteranno la sua storia.
C’era una volta un albero di ulivo… c’era e c’è.
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Autore: Beatrice Trogu