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Alessandro I, rischio disastro ambientale: inchiesta della Procura Dalla nave affondata 13 anni fa al largo di Molfetta fuoriescono gasolio e forse liquidi cancerogeni
15 settembre 2004

Aperta un¡¯inchiesta sull¡¯affondamento dell¡¯Alessandro I da parte del Pm della procura di Trani, Antonio Savasta, dopo che Legambiente aveva denunciato la fuoruscita di gasolio dal relitto in fondo al mare al largo di Molfetta (si valuta anche l¡¯ipotesi dell¡¯autoaffondamento). Certo, si pensava che dai 110m. di profondit¨¤ del mare non potessero riemergere i segreti contenuti nell¡¯Alessandro I. Invece, dopo tredici anni, da quel fatidico 1¡ã febbraio 1991, in cui la nave cisterna Alessandro I si inabiss¨° misteriosamente a largo del porto di Molfetta, chiazze oleose e circolari, nonch¨¦ bolle d¡¯aria in risalita hanno catturato nuovamente l¡¯attenzione di esperti e ambientalisti su quello che si sta prefigurando come un vero e proprio disastro ambientale. La nave cisterna, infatti, al momento dell¡¯inabissamento, trasportava cinque cisterne, posizionate nella parte centrale, contenenti dicloroetano, acrilonitile, nonch¨¦ il gasolio, necessario come carburante per la navigazione. All¡¯epoca, in seguito alla sciagura, in cui rischiarono la vita i quattordici uomini dell¡¯equipaggio a bordo della nave, fu disposta dalla Capitaneria di porto un¡¯ordinanza d¡¯interdizione, per il raggio di dieci miglia, vietandone la sosta e la pesca. Nonostante ci¨°. La nave inizi¨° a sprigionare e disperdere in mare acrilonitile, dunque si sent¨¬ la necessit¨¤ di imporre operazioni di bonifica e monitoraggio del mare. I rifiuti tossici furono trasportati al sicuro, il serbatoio sigillato e i cittadini convinti di poter stare sicuri. Evidentemente tale sicurezza sta repentinamente venendo meno. Infatti, come denuncia la Lega navale di Trani, che coordina le esplorazioni subacquee e i prelievi di acque, fango e organismi bentonici, ingente ¨¨ il problema anche delle vernici tossiche che ricoprivano la nave e della resina usata per chiudere i serbatoi, ma che, dopo 13 anni, si sta scollando, permettendo una lenta ma continua fuoriuscita di gasolio e forse delle altri rifiuti tossici alcuni dei quali anche cancerogeni. L¡¯allarme, attualmente determinato dalle recenti evoluzioni del problema, ha fatto riaffiorare i numerosi interrogativi riguardanti le reali cause dell¡¯inabissamento, oltre che l¡¯origine e la destinazione del notevole carico di sostanze tossiche e cancerogene trasportate. E¡¯ proprio per questo che sono state riaperte le ricerche, su sollecitazione dei rappresentanti di Legambiente, che pretendono al pi¨´ presto l¡¯intervento delle istituzioni, della Capitaneria e della magistratura, che ha raccolto subito la sollecitazione. L¡¯intera documentazione e le nuove informazioni ottenute durante le ripetute analisi biochimiche delle acque, effettuate durante questo anno, saranno il supporto principale del convegno monotematico che si terr¨¤ a Trani, luned¨¬ 20 settembre alle ore 17.30, presso il Monastero di Colonna. Nella stessa occasione, sar¨¤ presentato ufficialmente al pubblico il film- dossier ¡° Profondit¨¤ svelate¡±, realizzato dall¡¯operatore tv Nicola Scaringi in collaborazione col molfettese Paolo De Gennaro che, con l¡¯aiuto di un robot ha filmato il relitto nel fondo del mare. Ed ¨¨ proprio la crescente presenza dei sub a preoccupare perch¨¦ questi ultimi ignorano le reali condizioni del mare, attirati per¨° dalle nuove specie di pesci e dalla florida vegetazione, che sta cambiando totalmente la fisionomia del fondale marino, creando una nuova catena alimentare. Tale paradosso si verifica a Molfetta puntualmente all¡¯inizio della stagione balneare, ogni anno, anche a Torre Gavetone (terza cala), perch¨¦, nonostante la presenza di bombe risalenti al secondo conflitto mondiale, i bagnanti sono quasi costretti a frequentare esclusivamente quell¡¯accesso al mare, ormai rimasto uno dei pochi liberi dalla privatizzazione continua e costante. E cresce l¡¯allarme ambientale per un mare che ha dovuto subire gi¨¤ i pericoli delle bombe e del pericoloso gas iprite e ora deve fare i conti con i misteri dell¡¯Alessandro I e del suo pericoloso carico. A questo punto, si spera che gli urgenti e necessari provvedimenti a beneficio del mare nono nuocciano al porto e alle attivit¨¤ marittime molfettesi, evitando l¡¯isolamento e l¡¯impossibilit¨¤ di attracco per le nostre navi e non. Maria Paola D¡¯Amato Gabriella Valente LE TAPPE DELLA VICENDA ¡ñ 1991: Il 1¡ã febbraio l¡¯Alessandro I affonda poche miglia al largo di Molfetta ¡ñ 500 : le tonnellate di acrilonitile che trasportava la nave ¡ñ 300: le tonnellate stimate a bordo di dicloroetano ¡ñ 150: le tonnellate di gasolio che in parte sta salendo
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