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Aggiornata al 30 la riunione dei partiti di centrosinistra per decidere che fare
24 dicembre 2005

MOLFETTA – 24.12.2005 Si è conclusa con una richiesta di aggiornamento la riunione convocata ieri dai partiti di centrosinistra per fare una valutazione di carattere politico sullo scenario che si è venuto a creare a seguito della affermazione di Lillino Di Gioia (nella foto) nelle primarie indette per l'individuazione del candidato sindaco della coalizione, tenutesi lo scorso 4 dicembre. Non è più un mistero, ormai, che qualcuno, all'interno della stessa Unione, non abbia ancora accettato politicamente questo risultato (il dato numerico, ovviamente, non è in discussione) e non abbia ancora riconosciuto, dopo venti giorni, in capo al candidato più suffragato, il compito di rappresentare tutto il centrosinistra nelle elezioni amministrative del prossimo anno. La riunione indetta per la serata di ieri avrebbe dovuto consentire l'emergere di una posizione comune tra le forze politiche che hanno sostenuto le candidature di Mino Salvemini e Cosmo Altomare, in modo da chiudere, in un modo o nell'altro, questa vicenda. Stando a quanto si è avuto modo di apprendere, non sono stati fatti grossi passi avanti in questa direzione (sebbene qualcosa si stia muovendo) e tutto è stato rimandato ancora di qualche giorno. Le posizioni emerse nel corso della discussione sono, in larga misura, note: Rifondazione Comunista, il partito che forse più di tutti sta patendo questa difficile situazione essendo anche alle prese con una grave crisi interna che ha portato alle dimissioni del segretario, Gianni Porta, ha ribadito la volontà di non riconoscere il risultato politico. Ha fatto presente, nel corso della riunione, per bocca dei suoi rappresentanti, che “cambiare sindaco per non cambiare nella sostanza nulla, non avrebbe alcun senso” ed ha espresso riserve sul personale politico che sta prendendo piede nella coalizione, paventando “il ritorno del vecchio pentapartito che sembrava archiviato”. Socialisti Autonomisti, Repubblicani Europei e Verdi si sono attestati sostanzialmente sulle stesse posizioni, sebbene con argomentazioni in parte diverse: tutti concordi, comunque, nel cercare una soluzione alternativa (ed a questo proposito, Franco Altomare, segretario dei Repubblica Europei, ha rilanciato la candidatura di Mino Salvemini, candidato della Sinistra Unita arrivato secondo alle primarie, dopo Lillino Di Gioia). La Margherita, dal canto suo, ha espresso riserve sulla candidatura emersa dalle consultazioni primarie del 4 dicembre e sui modi di svolgimento di queste ultime, ma ha anche sottolineato la necessità di prendere rapidamente una posizione unitaria come coalizione, ritenendo deleteria qualsiasi decisione assunta in modo non concertato. A questo proposito ha sostenuto che la “conditio sine qua non” per l'eventuale disconoscimento politico della candidatura di Lillino Di Gioia non può che essere il consenso di tutti all'interno dell'Unione. A questo punto i Democratici di Sinistra, rappresentati dal presidente della sezione locale, Mimmo Favuzzi, hanno sostenuto la impossibilità di tornare indietro in questa situazione, specie alla luce delle dichiarazioni concilianti ed in larghissima parte condivisibili fatte da Lillino Di Gioia nel corso della conferenza stampa, tenuta poche ore prima. Sulla stessa lunghezza d'onda, sebbene con qualche distinguo e con il riconoscimento obiettivo delle difficoltà che tutti i partiti stanno attraversando, anche Sdi e Comunisti Italiani. I Ds hanno comunque dichiarato di dover tornare a fare i necessari passaggi interni al partito alla luce delle novità emerse negli ultimi giorni. E così, dopo un direttivo ed una assemblea che dovrebbero tenersi nei giorni 27 e 28 dicembre, la riunione tra le forze politiche che si sono incontrate ieri sera è stata aggiornata al 30. Allora, forse, il quadro si chiarirà. Appena in tempo per brindare al nuovo anno. Giulio Calvani
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