A medici e farmacisti di Molfetta sta a cuore la salute dei cittadini
Caro Direttore, ho letto con attenzione l'ampio reportage riguardante la problematica giudiziaria che ha interessato la sanità a Molfetta, pubblicato sull'ultimo numero di “Quindici” di maggio. Il 10 giugno scorso presso il Seminario Vescovile di Molfetta, promosso dall'Ordine dei Medici e dall'Ordine dei Farmacisti della Provincia di Bari, si è svolto un interessante convegno riguardante le problematiche etiche e deontologiche nei rapporti di lavoro tra Medico e Farmacista, presieduto dal prof. Bosco, Vice Presidente dell'Ordine dei Medici e dal Dott. D'Ambrosio, Presidente dell'Ordine dei Farmacisti, al quale hanno partecipato numerosi Medici e Farmacisti di Molfetta e Giovinazzo. Il convegno si è concluso con un interessante dibattito al quale hanno dato un prezioso contributo i colleghi Farmacisti Mario Mastrorilli, Mario Attanasio, Michele Maggio e i colleghi Medici Oronzo De Candia, Michele Mastrodomenico, Salvatore Drago, Gaetano Campo, Cosimo Zaza, impegnati ad ulteriori iniziative in tal senso anche con il coinvolgimento della cittadinanza.
Nel ringraziarla per la cortese ospitalità che darà a questa mia lettera che vuol essere un messaggio alla cittadinanza di quanto ci stiano a cuore, come operatori sanitari sul territorio, le sorti della Sanità e della Salute, la saluto cordialmente restando a disposizione per qualunque contributo anche informativo possa essere utile per i nostri concittadini.
Dott. Giovanni Petruzzella
Fiduciario Ordine dei Medici – Molfetta
Caro Petruzzella, la ringraziamo dell'attenzione, ci fa piacere questa presa di posizione delle due categorie, ci auguriamo che nel corso del convegno ci sia stata anche una presa di distanza dai colleghi che sono stati coinvolti negli arresti sullo scandalo della truffa alla sanità. Questo, crediamo, debba essere il messaggio più concreto che si possa dare alla cittadinanza rimasta sconcertata per questa vicenda di cui noi siamo stati gli unici, come sempre, a dare notizia come avviene con vicende imbarazzanti, ma nelle quali si misura la credibilità di un giornale, al servizio alla verità.