Zaza (Rifondazione comunista): imbarazzante silenzio del sindaco di Molfetta dopo la condanna del Tar
La vicenda della mancata nomina di un assessore donna nella giunta di centrodestra
MOLFETTA - Il consigliere comunale e provinciale Antonello Zaza (foto) di Rifondazione comunista interviene sulla sentenza del Tar che ha bocciato la giunta Azzollini per l'assenza di assessori donna.
«E' alquanto imbarazzante il silenzio assordante del Sindaco e delle forze di maggioranza in relazione alla ordinanza del Tar Puglia che intima al Sindaco di Molfetta di procedere nuovamente alla nomina della Giunta assicurando, così come recita l'art. 37 dello Statuto comunale, la presenza dei due sessi – scrive Zaza in un comunicato -.
La città ha dovuto aspettare che fosse la magistratura amministrativa, in seguito al ricorso delle consigliere di parità regionali, non già la politica a sancire il rispetto delle norme e più in generale della promozione del principio di pari opportunità.
Il Sindaco e la sua maggioranza non hanno certo bisogno di conoscere il contenuto dell'ordinanza per esprimersi e far comprendere ai cittadini molfettesi in che modo intendano chiudere questa penosa vicenda che non ha mancato di portare la nostra città alla ribalta della cronaca nazionale e non certo per un evento positivo.
Per noi non c'e altro modo di ottemperare all'ordinanza del Tar che procedere con urgenza alla nomina della nuova giunta prevedendone la presenza di entrambi i generi.
Vogliamo sperare che dietro questo silenzio non si nascondino pasticci o tentativi di ovviare all'ordinanza; oltre al danno si aggiungerebbe la beffa. Per queste motivazioni oggi, nel Consiglio Comunale chiederemo al Sindaco di esprimersi sulla vicenda.
Non consentiremo né a lui né ad altri della sua maggioranza silente che si ripeta la deprimente sortita che il Sindaco ebbe in occasione della presentazione della Giunta al Consiglio, quando a fronte delle critiche dell'opposizione sull'assenza delle donne nell'esecutivo reagì con smisurata veemenza e fare arrogante.
La sentenza del Tar restituisce quanto la Politica, il Sindaco e la maggioranza di centrodestra non hanno saputo fare, rispettare la dignità delle donne».