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Un percorso lungo quasi 35 anni L’iter del nuovo porto dal 1985 ad oggi
15 gennaio 2020

L’iter tecnico-amministrativo riguardante l’ampliamento del porto di Molfetta ha avuto inizio il 4 marzo 1985, data in cui la Regione Puglia, con proprio atto di Giunta n. 1778, conferì agli ingg. Nicola Mezzina, Girolamo Garofoli, Pietro Loliva, Corrado Pisani, Angelantonio Sallustio e all’arch. Antonio Renzulli, l’incarico di redigere il progetto Generale del Porto di Molfetta. Il porto di Molfetta, classificato di II classe II categoria, ai sensi del R.D. n. 5053 del 7 agosto 1887, è di competenza regionale, in forza del primo conferimento di funzioni amministrative attribuite alle Regioni a statuto ordinario, dallo Stato, con DPR n. 8 del 15.01.1972, mentre l’atto di pianificazione esistente e vigente relativo al Porto di Molfetta, al momento del conferimento dell’incarico era il Piano Regolatore Portuale redatto nel 1949 dal Ministero Lavori Pubblici. L’incarico conferito dalla Regione, relativo al progetto generale del porto di Molfetta prevedeva tre fasi: fase: redazione del progetto generale di massima; fase: verifiche mediante modello fisico e matematico del progetto generale di massima, con onere a carico della Regione Puglia; fase: redazione del progetto generale esecutivo. Nella stessa convenzione si precisava che la redazione e quindi la realizzazione delle opere poteva avvenire anche a lotti successivi in relazione ai finanziamenti disponibili. Il progetto generale del porto vide la prima stesura nel dicembre 1986 e fu trasmesso al Comune di Molfetta, per il parere, a marzo 1987. Il progetto generale del Porto, oltre a prevedere l’ampliamento dell’attuale porto, prevedeva anche il collegamento alla SS 16 bis delle nuove banchine di attracco e il riassetto della zona cantieristica. Fu discusso in Consiglio Comunale nelle sedute dal 7 al 10 aprile 1987, ottenendo parere favorevole con atto deliberativo n. 38 del 7/10 aprile 1987. Anche l’Autorità Marittima - Capitaneria di Porto, in data 24 aprile 1987 espresse parere favorevole sul progetto generale di massima, inviandone riscontro alla Regione Puglia Assessorato ai LL.PP. Ufficio del Genio Civile Sezione OO.MM. di Bari. Espressero pareri sul progetto anche la Camera di Commercio di Bari, il Corpo Piloti e l’Assessorato Regionale all’Urbanistica il quale, con nota n. 2037/87, evidenziò che il progetto generale del porto implicava l’adozione di variante allo strumento urbanistico Comunale vigente, in quanto coinvolgeva anche parte del territorio comunale al di fuori del limite demaniale e doganale. Il Comitato Regionale Tecnico Amministrativo (CRTA), acquisiti i pareri, nell’adunanza del 24 febbraio 1988 con voto n. 12, espresse all’unanimità parere favorevole all’approvazione del progetto generale di massima relativo al porto di Molfetta, con le seguenti prescrizioni: 1. Ottenere la variante alla strumentazione urbanistica generale vigente per il Comune di Molfetta. 2. Acquisire nelle forme di legge il parere del Ministero della Marina Mercantile. 3. Sottoporre a verifica le soluzioni proposte in relazione alle modifiche richieste dal Corpo Piloti di Bari e Molfetta sull’imboccatura del porto; quindi provvedere con sperimentazione su modello matematico e/o fisico, prevista dalla convenzione, In ottemperanza alla prescrizione “1” del C.R.T.A., il Consiglio Comunale nella tornata del 20.05.1988 adottò la deliberazione n. 492 avente ad oggetto: “Piano Regolatore del Porto- Adozione variante al Piano Regolatore Generale”. Probabilmente il Consiglio Comunale con l’approvazione del progetto generale del Porto (deliberazione n. 492/88 citata) intese approvare e quindi far propria solo la previsione progettuale relativa alla “parte a terra”, non già di quelle a mare, essendo queste di competenza Regionale. Successivamente all’adozione della deliberazione, il Sindaco, controdedusse al Comitato Provinciale di Controllo evidenziando che, prevedendo il progetto generale del porto la realizzazione di servizi ed infrastrutture ricadenti su aree non destinate a servizi nel PRG vigente, l’approvazione del progetto costituiva variante ai sensi dell’art. 1 - L. n. 1/1978, riservandosi, dopo la fase pubblicistica, l’inoltro alla Giunta Regionale a cui compete “l’approvazione della variante al PRG”. In data 19 settembre 1988 con deliberazione n. 7647, la Regione Puglia approvò il progetto generale di massima del Porto di Molfetta. L’Assessorato Regionale ai LL.PP. con nota del 6.06.1990, comunicò che il CIPE, ai sensi della L.64/86 aveva assegnato alla Regione Puglia un finanziamento di 25 miliardi di lire, invitando i progettisti a definire gli elaborati progettuali strumentali per effettuare le prove a Delft (Olanda). Intanto, nell’ottobre 1992 il laboratorio di Delft Hydraulics (Olanda) concluse le prove su modello fisico e matematico, fornendo alla Regione Puglia e ai progettisti i risultati ottenuti. Negli anni Novanta il porto fu interessato dai lavori del primo stralcio relativo al prolungamento e potenziamento della diga Salvucci, il cui progetto fu approvato dalla Giunta Regionale con 9 deliberazione n. 3473 del 22/06/1992. Il 28 gennaio 1994 fu emanata la legge n. 84 “Riordino della legislazione in materia portuale”, che stabilì esattamente le procedure da seguire per l’approvazione del Piano Regolatore Portuale; tuttavia soltanto qualche anno dopo l’entrata in vigore della legge, il Comandante della Capitaneria, con nota del 3 marzo 1999 prot. 4098, sollecitò la Regione, il Genio Civile OO.MM. e il Comune ed attivare le procedure necessarie perché Molfetta si dotasse del PRP. Si giunse intanto all’approvazione definitiva del PRGC da parte della Giunta Regionale avvenuta il 10 maggio 2001 con atto n. 527. Il PRGC recepì “graficamente” il progetto generale del porto che in realtà non era mai stato approvato dalla Regione Puglia dopo le prescrizioni del CRTA e della Soprintendenza. In tal modo si ritenne che con l’approvazione del PRGC il Comune di Molfetta si fosse dotato anche del Piano Regolatore Portuale. La Giunta Regionale con deliberazione n. 2051 del 23.12.2002 conferì la delega amministrativa per lo svolgimento di funzioni e compiti concernenti la realizzazione del porto al Comune di Molfetta. Il Consiglio Comunale, con deliberazione n. 169 del 30.12.2002, accettò tale delega conferita dalla Giunta Regionale. Nello stesso atto deliberativo il Consiglio Comunale nominò l’ing. Vincenzo Balducci Responsabile Unico del Procedimento. Dall’approvazione del PRGC si ritenne operante il PRP, contenuto nel P.R.G.C., in quanto anche la stessa Regione Puglia, nelle premesse della deliberazione di delega così si espresse: “il vecchio piano regolatore del porto di Molfetta, risalente al 1949, deve intendersi sostanzialmente sostituito dal progetto generale del medesimo porto approvato con la deliberazione G. R. 7647/88 e recepito nel nuovo piano regolatore generale del medesimo Comune, approvato con successiva deliberazione G. R. 527/01”. Partendo da questo presupposto, si avviarono tutte le procedure finalizzate all’adeguamento del progetto del Porto sia a quanto previsto nello studio idraulico condotto a Delft, sia alla vigente normativa sui LL.PP. (L. 109/94 e s.m.i.). Ci si accorse però, che nella deliberazione della Giunta Regionale 527/2001 di approvazione definitiva del PRGC, nessuna menzione era fatta rispetto alle procedure da seguire per approvare il Piano Regolatore Portuale. Pertanto si ritenne che il PRP vigente fosse ancora quello risalente al 1949, per cui il progetto e i relativi lavori di ampliamento del porto non avrebbero potuto essere eseguiti se prima il Comune non si fosse dotato di un nuovo piano regolatore portuale (voto n. 231 del 10/09/2003 del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici). In data 18.04.2003 con determina dirigenziale n. 133 fu affidato l’incarico di adeguamento del progetto generale del Porto ai sensi dell’art. 6 comma 4 della L. 109/94 agli ingg. Girolamo Garofoli, Pietro Loliva, Angelantonio Sallustio, Corrado Pisani e all’arch. Antonio Renzulli. In seguito furono affidati all’ing. Franco Grimaldi l’incarico della progettazione delle opere marittime di difesa, all’ing. Giuseppe Gorgoglione l’incarico del calcolo strutturale, all’ing. Gianluca Loliva l’incarico della progettazione degli impianti a fluido, all’ing. Pietro Alexander Renzulli l’incarico della progettazione degli impianti elettrici, all’ing. Gaetano Nuzzo l’incarico delle indagini geotecniche, al geol. Ignazio Mancini l’incarico degli studi geologici, agli ingegneri Rocco Altomare e Michele De Candia l’incarico di coordinatori per la sicurezza in fase di progettazione. A seguito di numerose Conferenze di Servizio tra tutti gli Enti, Istituzioni e organismi interessati, il Capo del Circondario Marittimo di Molfetta sancì l’adozione del Piano Regolatore Portuale di Molfetta, con decreto n. 27/04 del 18/3/2004, mentre il Consiglio- Superiore dei Lavori Pubblici espresse il prescritto parere nell’adunanza del 30/07/2004. 
In data 23/06/2005 il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio di concerto con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con D.M. DSA/2005/00648, espresse il proprio parere in merito alla compatibilità ambientale del Piano Regolatore Portuale di Molfetta. Il Piano Regolatore Portuale di Molfetta quindi venne approvato dalla Regione Puglia con Deliberazione di G.R. n. 558 del 15/05/2006. In data 18/01/2006, con voto 202/a, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (Sezioni riunite 3A e 1A) espresse il prescritto parere sul Progetto Definitivo con l’indicazione di alcune prescrizioni e raccomandazioni. Il 25 settembre 2006, con la deliberazione n. 94, la Giunta Comunale di Molfetta approvò il progetto definitivo per la costruzione del Nuovo Porto di Molfetta, validato dal RUP il 18 settembre 2006 e posto a base di gara per l’appalto integrato, per la progettazione esecutiva e costruzione, dell’importo complessivo di € 69.144.000,00 di cui € 61.759.014,00 per lavori a base d’asta; € 1.532.906,36 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso ed € 5.852.079,64 per somme a disposizione dell’Amministrazione. Il 17 ottobre 2006, con Determina Dirigenziale del Settore Appalti n. 78, fu approvato il bando e il disciplinare di gara ed in seguito fu indetta la gara d’appalto integrato (per progettazione esecutiva e la costruzione) delle opere del Nuovo Porto di Molfetta. Il 5 marzo 2007, a seguito dell’esito della gara pubblica di appalto integrato per la progettazione e costruzione, con determinazione dirigenziale n. 11 del Settore Demografia, Appalti, Contratti, Acquisti del Comune di Molfetta, furono aggiudicati all’Associazione Temporanea di Imprese (ATI) costituita dalla Cooperativa Muratori & Cementisti C. M. C. di Ravenna (capogruppo- mandataria), dalla Società Italiana Dragaggi Spa SIDRA di Roma (mandante) e dalla Impresa Pietro Cidonio Spa di Roma, i lavori di completamento opere foranee e costruzione nuovo porto commerciale di Molfetta per l’importo complessivo, offerto in sede di gara e costituente l’importo contrattuale, pari ad € 57.761.720,56 (di cui € 55.514.559,54 per lavori, € 1.532.906,36 per la sicurezza ed € 581.063,00 per la progettazione esecutiva oltre € 11.621,26 per CNPAIA e € 118.536,11 per IVA). Il 2 aprile 2007 fu stipulato il contratto di appalto n. 7623 di rep., registrato a Bari al n. 1462 del 18.04.2007. Il 19 aprile 2007, come stabilito all’art.14 del C. S. A., fu sottoscritto il verbale di avvio della progettazione esecutiva da parte dell’ATI, a seguito delle richieste di proroghe richieste dall’ATI e concesse dal RUP, il 31 ottobre 2007 il progetto esecutivo fu ultimato e consegnato all’amministrazione comunale. Il 13 febbraio 2008, con la deliberazione n. 68 della Giunta Comunale di Molfetta, previo validazione ai sensi dell’art. 47 del DPR 554/1999 del Responsabile Unico del Procedimento (RUP), ing. Vincenzo Balducci, fu approvato il progetto esecutivo redatto dall’ATI. Il progetto esecutivo redatto dall’impresa aveva un nuovo quadro economico che, rispetto a quello del progetto definitivo a base d’asta, prevedeva un importo contrattuale pari ad € 61.439.591,66, dovuto ad un maggior importo di contrattuale pari ad € 3.677.871,10, di cui € 3.287.104,87 per lavori e € 390.766,23 per i maggiori oneri per la sicurezza, rispetto al precedente importo contrattuale pari a € 57.047.465,90 ed un importo complessivo di spesa pari ad € 72.000.000,00 (comprendente € 11.274.663,00 di somme a disposizione dell’Amministrazione) rispetto all’importo di € 69.144.000,00 già previsto nel progetto definitivo posto a base di gara. Nella delibera n. 68/2008 di approvazione del progetto esecutivo, oltre alla conferma dell’ing. Vincenzo Balducci quale Responsabile Unico del Procedimento (RUP), si dava atto che per l’esecuzione dell’appalto si sarebbe fatto fronte: per € 4.389.883,64 con fondi regionali di cui alla Legge n.428/2001; per € 31.476.417,02 limite di impegno di cui alla Legge n. 174/2002; per €.33.025.056,05 limite di impegno di cui alla Legge n. 350/2003; per € 3.108.643,29 di cui al Decreto legge 30.09.2005 n. 2003 convertito con legge 02.12.2005 n. 248. Il 26 marzo 2008, a seguito di disposizione del Responsabile del Procedimento, furono consegnati i lavori, giusto verbale sottoscritto in pari data dai Rappresentanti dell’ATI e dal direttore dei lavori ing. Franco Grimaldi. Il 24 luglio 2008 si stipulò il 1° atto aggiuntivo n. 7606 di rep. registrato a Bari, resosi necessario per il maggior importo dei lavori risultante dal progettazione esecutivo, del seguente nuovo importo complessivo di € 61.439.591,66 (di cui € 58.801.664,41 per lavori, € 1.923.672,59 per la sicurezza ed € 714.254,66 per progettazione comprensivi dell’importo per la CNPAIA ed IVA); la durata dei lavori resta fissata in 1.388 giorni naturali e consecutivi ed di conseguenza l’ultimazione dei lavori fu fissata per il 13 gennaio 2012. L’11.01.2010 la Giunta comunale di Molfetta, con la delibera n. 03, approvò la perizia di variante n.1 per la “Realizzazione via mare dello sperone”; perizia prevedente il maggior importo per lavori pari ad € 1.191.151,09 (comprensivo del riconoscimento di un equo compenso pari ad €.607.701,09), ad € 37.426,79 per oneri della sicurezza, di conseguenza il precedente importo contrattuale pari ad € 61.439.591,66, risultante dal progetto esecutivo, veniva aumentato di un importo pari ad € 1.228.577,88. Il 28 gennaio 2010 l’ing. Vincenzo Balducci, capo settore LL. PP. e Responsabile del procedimento e il direttore di ragioneria, Giuseppe Domenico de Bari, ai sensi dell’art. 49 del D. Lvo 267/2000, espressero parere favorevole alla proposta di deliberazione di Giunta per l’approvazione dell’atto di transazione tra il Comune e l’ATI Cmc-Sidra-Cidonio. Nella proposta di deliberazione vi è il formale parere “favorevole” del dott. Domenico Corrieri, ai sensi del comma 2 e 3 dell’art. 239 del D.lgs n. 163/2006 (Codice dei contratti pubblici). Il 30 gennaio 2010 il geom. Giorgio Calderoni, in rappresentanza dell’ATI, e l’ing. Vincenzo Balducci, responsabile del procedimento, sottoscrissero l’Atto Aggiuntivo n. 2 al contratto principale ed il Verbale di concordamento dei Nuovi prezzi per eseguire i lavori di perizia. Il 1 febbraio 2010 la Giunta comunale, con la delibera n. 25, approvò l’atto di transazione che riconosceva all’ATI “quali maggiori oneri, subiti e subendi dall’ATI Cmc-Sidra-Cidonio sino al 31.12.2011 connessi al protrarsi dei tempi di esecuzione dei lavori di costruzione del Nuovo Porto conseguenti al mancato completamento della bonifica da ordigni residuati bellici, tuttora presenti sui fondali e a qualsivoglia altro impedimento che dovesse insorgere sino al 31.12.2011, in € 7.800.000,00 (settemilioniottocentomila/ 00)”. Nella medesima delibera la Giunta comunale autorizzò l’ing. Enzo Balducci, dirigente del settore LL.PP. del Comune di Molfetta, alla sottoscrizione dell’accordo transattivo e alla liquidazione entro il 26 febbraio 2010, dando atto che il maggior importo di € 7.800.000,00 avrebbe trovato copertura nelle somme disponibili in bilancio per il completamento delle opere foranee e di costruzione del nuovo Porto di Molfetta. Il 4 febbraio 2010, dinnanzi al Sindaco di Molfetta Sen. Antonio Azzolini, l’ing. Vincenzo Balducci, nella qualità di capo del Settore dei LL.PP. del Comune di Molfetta e il geom. Giorgio Calderoni, nella qualità di Procuratore delle Imprese facenti parte dell’ATI Cmc-Sidra-Cidonio, sottoscrissero l’atto di transazione dell’importo di € 7.800.000,00 per il riconoscimento dei danni subiti e subendi sino al 31.12.2011 per la presenza di ordigni bellici che impedivano l’esecuzione dei lavori di completamento delle opere foranee e costruzione del Porto di Molfetta. Il 1 marzo 2010, con la Determinazione dirigenziale n. 53, l’ing. Vincenzo Balducci, Dirigente del Settore LL.PP. e Responsabile Unico del Procedimento, liquidò l’importo di transazione pari ad € 7.800.000,00 in favore dell’ATI Cmc-Sidra- Cidonio “quali oneri subiti e subendi, dalla stessa ATI, sino al 31.12.2011 connessi al protrarsi dei tempi di esecuzione dei lavori di costruzione del Nuovo Porto Commerciale conseguenti al mancato completamento della bonifica da ordigni bellici tutt’ora presenti sui fondali interessati dal dragaggio, in forza della disposizione giuntale…”. Nella determina si dava atto “che la spesa complessiva pari a € 7.800.000,00 è prevista e grava al cap. del bilancio 200”. Il 16.5.2011 venne approvata dalla Giunta Comunale (deliberazione n. 101 in pari data) la perizia di variante n. 2 relativa, sostanzialmente, alla edificazione in cassoni cellulari (in luogo dei pali originariamente previsti) della banchina di nord-ovest e del “martello”, con stralcio di una parte delle opere per la impraticabilità dei relativi fondali. Il 19.5.2011 venne approvato il 3° atto aggiuntivo al contratto (e il conseguente incremento economico pari a euro 1.151.718.79), reso necessario dall’approvazione della perizia di variante n. 2. Il 14.11.2011 la Giunta Comunale (deliberazione n. 219) approvò il progetto preliminare relativo alle opere stralciate per effetto della approvazione della approvazione della perizia di variante n. 2. Il 13.1.2012 giunse a scadenza il termine fissato nel contratto per l’ultimazione dei lavori contrattuali, considerata la data di consegna del 26.3.2008. Il 5.4.2013 la C.M.C. di Ravenna trasmise al Comune di Molfetta l’istanza ex art. 240 D. Lvo n. 163 del 2006 in data 4.4.2013 a firma del direttore tecnico d’appalto geometra Giorgio Calderoni relativa alla somma di euro 13.880.342.53 relativa agli oneri di cui alle riserve dalla n. 6 alla n. 15 formalizzate dall’appaltatrice nel registro della contabilità lavori. Questi i principali passaggi del procedimento amministrativo diretto dal r.u.p. ing. Vincenzo Balducci e relativo all’appalto integrato per la progettazione esecutiva e realizzazione dei lavori di costruzione del Nuovo porto commerciale di Molfetta, oggetto dei fascicoli di indagine preliminare riuniti nn. 1592-2009/21 e 2629-2011/21.

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