Tutto sulle elezioni comunali a Molfetta, chi sono i candidati sindaci, i loro programmi, tutti i nomi dei 579 candidati e le liste. Si vota anche sul referendum: i quesiti. Tutto sul numero della rivista “Quindici” che vi aspetta in edicola
MOLFETTA – Chi sono i candidati sindaci alle elezioni comunali del 12 giugno a Molfetta? Quali sono i loro programmi? Chi ha probabilità di arrivare al ballottaggio? Quante liste ci sono? Chi sono i 579 cittadini che scendono in campo e come sono schierati? Tutte le 25 liste presentate.
Notizie, commenti, opinioni in attesa di un voto importante per Molfetta: si gioca il nostro futuro tra continuità e cambiamento dopo le delusioni degli ultimi 5 anni.
Tutto questo sul numero di maggio della rivista mensile “Quindici” in edicola da ieri (Nella foto la copertina di Mauro Germinario che denuncia lo scempio degli alberi lungo viale dei Crociati, destinato a sconvolgere il quartiere Madonna dei Martiri: una città devastata)
Cominciamo con l’atteso editoriale del direttore Felice de Sanctis “Un voto difficile” con la vignetta di Michelangelo Manente sul sindaco che non c’è, mentre Giacomo Pisani ci offre una riflessione sulla speranza di una ripresa della politica per passione.
“Quindici” ha intervistato tutti i 4 candidati sindaci.
Ecco i titoli delle interviste: Tommaso Minervini: Continuare nel cambiamento, completare le opere; Lillino Drago: Molfetta merita decoro e dignità; Pietro Mastropasqua: Minervini ascolta solo il proprio ego fallimentare; Giovanni Infante: Ripensare la comunità per una politica migliore e non trasformista.
Abbiamo anche sentito una candidata imprenditrice, Loredana Lezoche che sintetizza così il suo programma: Ripartire dai giovani per costruire una città vivibile.
Il 12 giugno si vota anche sui referendum sulla giustizia dei quali nessuno parla: riportiamo e semplifichiamo i quesiti ricordando che si vota con un SI o un NO.
Fuori del grande spazio elettorale, trova posto anche la cultura con Marco Ignazio de Santis che ci propone l’articolo “Salvemini fra Mazzini e Cattaneo in una lettera a Rossi del ’22”.
Mons. Pietro Amato, storico dell’arte e già direttore dei Musei storici del Vaticano comincia a tratteggiare a puntate “Le immagini e la storia contestuale dell’arte mariana”, mentre il magistrato Ignazio de Marco propone una ricerca su una donazione venuta meno alla Chiesa della Madonna dei Martiri nel 1858.
Tra gli altri argomenti: Santità è convivialità delle differenze. Si parla di Don Tonino al Rotary, articolo di Angelica Vecchio, mentre Isabella de Pinto ci parla del “mondo carcere” tra sicurezza e trattamento, con il resoconto di una conferenza del direttore aggiunto della Polizia Penitenziaria di Ferrara, la molfettese dott.ssa Annalisa Gadaleta. Il Circolo Tennistavolo si conferma ai vertici del pongismo nazionale giovanile; la Giornata nazionale dello sport e la quarta edizione del premio Mara e Diana Zaza il 26 maggio.
Ancora un servizio su uno straordinario testimone del XX secolo, il prof. Giuseppe Binetti con un articolo di Andrea de Gennaro.
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