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Storia di Rosy e Willy, mamma e figlio: due cani innocui del quartiere Madonna della Rosa a Molfetta, che qualcuno vuole rinchiudere nel canile Amati dagli abitanti del quartiere che hanno organizzato una manifestazione con la Lega del cane
Rosy e Willy
16 agosto 2024

MOLFETTA - “L’amore per gli animali è l’essenza stessa dell’amore per la vita”.

Potremmo imbatterci in tante altre citazioni ma il concetto rimarrebbe identico: ciò che dà valore aggiunto all’uomo, è il rispetto e l’amore per gli animali.

Una madre e suo figlio, liberi e nati liberi, che meritano rispetto. Potrebbe essere l’input di una storia di una donna e suo figlio, ma Rosy e Willy sono cani.

Per loro un gruppo di cittadini ha risposto alla chiamata della Lega del Cane ed ha aderito alla pacifica manifestazione per ribadire la non pericolosità di questi esseri.

Amati, curati, seguiti, nutriti dalla Lega del Cane e dai residenti del quartiere a ridosso della Chiesa Madonna della Rosa a Molfetta, Willy e Rosy hanno la colpa di cercare affetto e carezze.

Spesso si uniscono alle passeggiate mattutine e serali con amici umani e con i loro amici a quattro zampe, non chiedendo altro se non compagnia. La loro casa è il quartiere, la vicina lama Martina, i campi prospicienti la chiesa Madonna della Rosa.

Sono esseri buoni, miti, puri solo come un cane può esserlo.

Eppure ci sono persone che ne hanno timore e che hanno presentato segnalazioni alle autorità competenti, volte a catturare Willy e Rosy per chiuderli in canile.

Fermo restando il rispetto per coloro che per ragioni personali hanno timori e senza manie di proselitismo, corre l’obbligo comunicare che, a seguito di una perizia redatta da un veterinario comportamentalista, perizia finanziata grazie anche a donazioni libere di alcuni residenti, i cani non risultano pericolosi.

Il randagismo è un problema da affrontare in maniera più approfondita ma la legge quadro n. 281/1991 prevede la sterilizzazione dei randagi dopo la quale, i cani vengono identificati con un microchip e iscritti all’anagrafe canina e rimessi, dopo un periodo di osservazione, nel territorio, ad eccezione di cani giudicati pericolosi, malati o morsicatori.

Mamma Rosy e Willy non lo sono, affermano con decisione i loro amici umani.

Ed è in nostro dovere riportare le dichiarazioni di chi spontaneamente ha voluto partecipare alla manifestazione.

“Chiuderli in canile equivarrebbe a destinarli ad una morte lenta perché sono nati liberi ed amano la loro libertà, pur essendoci famiglie disposte ad adottarli”, dichiarano i partecipanti.

Se guardi gli occhi di un cane, come puoi ancora dubitare che non abbia un’anima? V.H ugo.

E gli occhi di Willy e Rosy non hanno bisogno d’altro.

© Riproduzione riservata

Autore: Beatrice Trogu
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Buongiorno, sono l''autrice dell''articolo e chiedo venia, se non riuscirò ad essere breve. Sig. Cavallo ( mi scusi se la chiamo per nome poichè credo che Alato sia il cognome), sono una giornalista pubblicista iscritta all''Albo dei giornalisti della regione Puglia (dato che può verificare) e nella vita, come per Quindici), dico e scrivo solo dopo aver verificato. Sono residente nel quartiere da oltre un decennio, sono proprietaria di un pelosetto di 40 kg (termine che mi piace tantissimo) regolarmente chippato e totalmente assicurato con copertura full. Questo quartiere è considerato un orinatoio x residenti di altre zone che portano i propri cani a fare i loro bisogni, lasciandoli liberi "perchè tanto non fanno male a nessuno". Due di questi cani in anni passati hanno aggredito il mio "cagnolino" regolarmente portato a guinzaglio, come è giusto che sia. I loro padroni li hanno rimessi in auto e scappati ed a nulla sono valse le mie denunce alla polizia locale: ho dovuto portare il mio cane d''urgenza alla clinica veterinaria e pagare con i miei soldi, suture, antibiotici e controlli successivi.Sono felice che la mia assicurazione non abbia mai liquidato nessuno x danni del mio cane perchè, se un proprietario vuole bene al suo cane ed è un cittadino coscienzioso, rispettoso delle regole, che paga le tasse, non ha nulla da temere.Tornando a Willy e Rosy posso affermare, a conferma dell''articolo, che non hanno mai fatto male a nessuno anche perchè non patiscono fame, sete , la femmina non è oggetto di attenzioni da parte di cani maschi poichè sterilizzata.E confermo, altresì, il rispetto assoluto verso chi ha paura dei cani, ma tacciandoli di pericolosità , contrariamente alla perizia del professionista, che non siamo nè io e neanche lei sig. Cavallo (mi consenta la confidenza) , si commetterebbe un falso ideologico. Io sono disponibile ad un confronto con lei, in redazione, alla presenza delle associazioni, per far sì che lei ottenga tutte le informazioni che necessita. So che lei è un costante commentatore dei nostri articoli ma ci farebbe piacere conoscere il suo nome. Cavallo pazzo, cavallo alato, ed altri nick name di commentatori che, e non scomodiamo la Polizia postale x conoscere l''identità, farebbero risalire ad un''unica persona.Quindici, ancora una volta, dimostra democrazia, dimostra di dar voce a TUTTI, anche a lei che non ha il coraggio di firmarsi. Faccia pace con se stesso. Firmato Beatrice Trogu


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