Sinistra italiana: Ignorando le indicazioni dell’ultima Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, al Comune di Molfetta ci si organizza per l’inaugurazione di altri due pericolosi incroci
Il rischio di ripetere gli errori tecnici della rotatoria di via Bisceglie, alla quale ora si deve cercare di porre rimedio eliminandola. Quanto costa tutto ciò ai cittadini?
MOLFETTA – L’apertura di nuovi incroci in entrata e uscita dalla statale 16bis a Molfetta costituisce motivo di nuovo pericolo. A dare l’allarme è Sinistra Italiana di Molfetta che ricorda come si sia appena «chiusa la 16ª edizione della Settimana della Mobilità sostenibile e mentre nelle città si fa a gara per organizzare iniziative sulla mobilità pulita, condivisa, intelligente e sicura a Molfetta, prima città pugliese a dotarsi del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), non se ne accorge nessuno.
Molfetta, invece è funestata dall’ennesimo incidente stradale grave accaduto in pieno centro abitato su via Berlinguer; un fatto che ripropone con forza il tema della sicurezza delle nostre strade, cittadine ed extraurbane a cui proprio il PUMS è stato finalizzato.
Il PUMS resta uno sconosciuto, per l’attuale amministrazione anche se spesso viene invocato, anche in modo poco pertinente. Infatti, gli interventi previsti dal PUMS per migliorare la viabilità urbana e ridurre l’inquinamento atmosferico, vanno ben oltre il modesto tentativo di migliorare la situazione del traffico su corso Dante con l’introduzione di un senso unico o gli annunci sgrammaticati di qualche assessore.
Oltre alle piste ciclabili, oltre alla pedonalizzazione di strade del centro (tra Rione Catecombe e il Borgo), oltre al “semaforo intelligente” su Ponte Schivazappa, oltre alla creazione dei nodi intermodali per i collegamenti con le altre città dell’area Metropolitana - tutti temi ignorati persino in questi giorni in cui l’Europa e il Ministero dell’Ambiente pongono l’attenzione sulla mobilità sostenibile - vi è l’emergenza della sicurezza stradale che con forza l’Amministrazione Comunale, alla luce dei tanti incidenti gravi che si sono verificati negli ultimi giorni, dovrebbe perseguire.
E invece, non solo non si fa informazione ed educazione dei cittadini, ma neppure si mette in atto quanto già indicato nel Piano della Mobilità: un’ulteriore gravissima fonte di pericolo infatti è data dalle nuove intersezioni a T degli svincoli su via Giovinazzo e su via Bisceglie della 16bis. Anche su questo il PUMS, ignorato dall’Amministrazione, prevedeva che il Comune concordasse con ANAS la messa in sicurezza con rotatorie dei due incroci, invece nulla è stato fatto e tra poco i due svincoli verranno inaugurati in pompa magna, con buona pace della sicurezza dei cittadini che viaggeranno su quelle strade».
Fin qui il comunicato di Sinistra italiana alla quale vogliamo aggiungere un interrogativo: dopo l’apertura degli svincoli, magari qualche tecnico comunale imprudente progetterà una rotatoria a 20 metri di distanza dallo svincolo come fu fatto con la folle rotatoria di via Bisceglie a 20 metri dallo svincolo della zona industriale, durante l’amministrazione del sen. Antonio Azzollini?
Anche un bambino capirebbe che quella rotatoria andava collegata direttamente allo svincolo. Ora si vuole commettere lo stesso errore? Ma i tecnici si rendono conto di quello che progettano, oppure si limitano a tracciare disegni senza considerare gli effetti nefasti della messa in atto di queste folli soluzioni? Oltre ai pericoli di incidenti, quanto costa tutto ciò ai cittadini?