Sanità a Molfetta, ancora denunce di lettori a “Quindici”: dopo il caos al pronto soccorso, la chiusura del centro tamponi gratuiti Covid
MOLFETTA – La sanità a Molfetta versa in situazioni veramente precarie, anche dal punto di vista organizzativo.
Ancora un’altra lettrice denuncia a “Quindici” la situazione dei tamponi gratuiti con il centro chiuso, costringendo i pazienti a farli a pagamento.
Ecco la lettera inviata a “Quindici”: «I miei genitori ieri avevano il secondo tampone di controllo del Covid e sono andati al punto di prelievo dell'azienda sanitaria (dietro l'ospedale).
Una volta arrivati lì alle 10 hanno trovato chiuso il container in cui dovrebbero esserci gli operatori del servizio.
Dopo un po' hanno provato a chiamare il numero della protezione civile per avere spiegazioni in merito e telefonicamente gli hanno confermato che al servizio si ha accesso dalle 10 alle 12.
Hanno aspettato fino alle 11.30 ma non si è presentato nessun addetto ai lavori.
Ovviamente l'alternativa è rivolgersi a privati facendo il tampone (il terzo) a pagamento...».
Ci aspettiamo da parte della Asl delle spiegazioni a questa disfunzione. A chi tocca fare i controlli?
Dopo il caos al pronto soccorso, denunciato sempre da “Quindici” che ha costretto il sindaco e il consigliere regionale Tammacco a chiedere spiegazioni alla Asl, ora abbiamo il problema dei mancati tamponi gratuiti.
E le opposizioni dove sono? Dopo la denuncia per il pronto soccorso, nessuno si è fatto sentire.
Ma chi deve vigilare sul rispetto degli orari del servizio dei tamponi, fissati dalla Asl, ma non rispettati? (Pubblichiamo la foto del sito della Asl Ba, dove gli orari sono indicati chiaramente).
Insomma, il cittadino è abbandonato a se stesso e, non sapendo a chi rivolgersi, trova nella stampa… l’unico servizio pubblico funzionante. Ma, comunque, dall’altra parte resta il muro di gomma.
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