Questa sera concerto Requiem di Mozart nella Cattedrale di Molfetta
MOLFETTA – Questa sera alle ore 20 presso la Cattedrale di Molfetta evento concertistico "Requiem di W.A. Mozart - Per i morti nel Mediterraneo, in fuga dalla guerra o dalla fame" organizzato dall’associazione di promozione culturale Pro Artibus di Molfetta ed inserita nel programma "Paqua a Molfetta 2024” predisposto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Molfetta per le iniziative culturali in programma nella nostra città per la Quaresima 2024.
Il concerto vedrà esibirsi l'Orchestra Filarmonica Pugliese eccellenza musicale del nostro territorio, sapientemente diretta dal M° Giovanni Minafra e dal M° Ferdinando Redavis e la Corale Jubilate di Conversano con la straordinaria partecipazione di Valentina De Pasquale - soprano - Margherita Rotondi - contralto - Giuseppe Cacciapaglia - tenore - Lorenzo Salvatori - basso.
“L’iniziativa – ci spiega il direttivo di PRO ARTIBUS – è stata pensata per collegare il tradizionale messaggio quaresimale e pasquale, molto sentito nella nostra città, al contesto umanitario che il mondo sta vivendo in questo momento. Ci sono milioni di persone nel mondo che oggi vivono storie di Passione, di sofferenze atroci, ci sono tante mamme che, come la nostra Pietà e la nostra Addolorata, piangono sulle proprie gambe figli morti o si interrogano straziate dall’angoscia sulla fine che possono aver fatto.
E’ per questo che abbiamo voluto dedicare questo Requiem a tutti coloro che sono morti lungo i sentieri delle proprie personali via crucis, per i morti nel Mediterraneo – ma non solo – in fuga dalla guerra o dalla fame o semplicemente perché alla ricerca di un futuro migliore per se stessi e per i propri figli.
Per questo ci è sembrato doveroso associare a questa iniziativa una raccolta benefica a favore delle attività di Resq People Saving People realtà nata per salvaguardare la vita e i diritti di chi si trova in pericolo nel Mediterraneo, attraverso missioni di ricerca e soccorso in mare e attività di sensibilizzazione a terra e, dal 2023 impegnata anche sulla frontiera di Trieste, per prestare assistenza a chi arriva dalla rotta balcanica.”