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Presunti scarichi abusivi nella zona Asi di Molfetta, dopo l’intervento di Capitaneria e Guardia costiera, indagati i vertici del consorzio
05 settembre 2024

MOLFETTA – Dopo l’intervento della Capitaneria di porto e della Guardia costiera per presunti scarichi abusivi nella zona industriale di Molfetta, ci sarebbero 4 indagati: si tratta dei vertici del consorzio Asi di Bari e dell’Asi Spa, in qualità di proprietari e gestori della sede presunte condotte omissive, per non aver verificato il corretto trattamento dei reflui industriali prodotti dalle attività commerciali. Per tutti l’accusa, contestata in concorso, è inquinamento ambientale e violazioni del testo unico ambientale. Tra gli indagati c'è anche il presidente del Consorzio Asi, Pierluigi Vulcano, oltre al direttore generale Domenico Mariani, al presidente della Asi Spa (società di gestione del consorzio) Giuseppe Riccardi e il responsabile tecnico Pierluca Macchia. Per tutti l'accusa è di concorso in inquinamento ambientale e violazioni del Dlgs 152/2016 (Testo unico dell'Ambiente). 
Gli indagati, secondo l’accusa, avrebbero consentito «la prosecuzione da parte delle aziende presenti nella zona Asi di Molfetta, di scarichi abusivi di acque reflue sia industriali sia di dilavamento» che avrebbero determinato «l'inquinamento della falda acquifera e di porzioni significative del sottosuolo».
L’attività di indagine intende accertare «il corretto trattamento dei reflui industriali prodotti all’interno delle aree commerciali inserite all’interno del consorzio» e verificare «il possesso delle prescritte autorizzazioni ambientali per l’esercizio delle singole attività e dell’eventuale compromissione dell’ambiente marino- costiero circostante», spiega una nota.
Nel corso delle scorse settimane, il personale della guardia costiera e della direzione marittima di Bari hanno, anche con il supporto di un elicottero e di un laboratorio mobile fornito di tre biologi, eseguito esami e attività di monitoraggio ambientale. Inoltre, sono stati acquisiti documenti negli uffici di Regione Puglia, Comune di Molfetta, Città metropolitana di Bari, Arpa Puglia, Acquedotto pugliese, Consorzio Asi e Autorità idrica pugliese.
"Si tratta - spiegano dal Consorzio Asi - di un'indagine nata anche a seguito di nostre specifiche segnalazioni. Abbiamo collaborato con la Procura inviando documentazione". Anche in passato nel 2007 il Pm di Bari Renato Nitti, attuale Procuratore di Trani, aveva aperto un fascicolo sul sistema fognario della zona industriale, rilevando possibili irregolarità.

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