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Mostra artistica domani a Molfetta “La bestialità degli invasori/Le incisioni dei partigiani jugoslavi”
04 ottobre 2025

 MOLFETTA - Mostra artistica a Molfetta “La bestialità degli invasori/Le incisioni dei partigiani jugoslavi” che sarà inaugurata domenica 5 ottobre alle ore 19 con evento d'apertura e si concluderà domenica 12 ottobre alle ore 22.

La mostra sarà visitabile ad ingresso libero ogni sera dalle 19 alle 22 presso il giardino di Board Hell in Via Macina 46 Molfetta (centro storico).

Le xilografie e le incisioni esposte qui a Molfetta e in Italia per la prima volta, contengono un messaggio di attualità che deve mordere con forza la nostra coscienza: come ieri in Jugoslavia, oggi per la mattanza nella striscia di Gaza, l’arte deve essere al servizio della libertà per i popoli oppressi.

Queste opere furono proposte al pubblico europeo nel 1981 a Lubiana, nell’allora Jugoslavia. Lubiana è la sede della più importante biennale internazionale di grafica in un ex-paese socialista, che nacque con il fine culturale, artistico e politico di porsi quale via d’incontro tra il mondo capitalista, quello sovietico ed i loro rispettivi alleati, attraverso l’arte della grafica.

Sono ristampe anastatiche che furono realizzate per celebrare il 40° anniversario della lotta di liberazione dagli invasori nazi-fascisti. Oggi, che la Jugoslavia non esiste più, assumono un ulteriore valore storico, che dal 1941 ci rimanda al 1981, un anno dopo la morte di Josip Broz “Tito”, leader indiscusso della lotta partigiana jugoslava. E l’aprirsi di un’altra terribile pagina di fine Novecento.

È un nucleo di opere, piccolo nel numero ma grande per il valore etico, che ben lontano dal realismo socialista, furono impresse per ridefinire, dal punto di vista degli oppressi, l’eccidio perpetrato dalle forze di occupazione italiane e tedesche.

Dal punto di vista artistico, queste artiste e artisti jugoslavi avevano studiato tra Lubiana e Zagabria, e ripreso una tecnica di stampa - principalmente xilografia - che aveva avuto grande fortuna durante la stagione all’inferno dell’espressionismo tedesco.

Allo stesso tempo, ci mostrano l’impegno di abilissime e abilissimi pittori che hanno militato come partigiane e partigiani, combattenti per liberare le proprie terre. Le stampe perciò denunciano una tragedia, rivendicando, davanti al tribunale della storia, la volontà di non soccombere agli oppressori, di resistergli e di lasciare una traccia a lungo indelebile nel tempo

 

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