Molfetta, Zona Franca Urbana. Tutto quello che c'è da sapere

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Molfetta, Zona Franca Urbana. Tutto quello che c'è da sapere Lunedì 14 aprile alle ore 17 alla Fabbrica di San Domenico incontro con il dirigente dell'area politiche per lo sviluppo economico della Regione Puglia

13 aprile 2014

MOLFETTA - Zona Franca Urbana. Che cos’è, quali agevolazioni sono previste, a chi sono destinate, in quale perimetro cittadino ricade (in foto). Insomma tutto quello che c’è da sapere sui programmi di defiscalizzazione previsti per Molfetta. Questo l’obiettivo dell’incontro promosso dall’assessorato allo sviluppo economico del Comune di Molfetta, domani lunedì 14 aprile alle ore 17 alla Fabbrica di San Domenico.
Interverranno l'assessore regionale politiche giovanili e protezione civile Guglielmo Minervini, il sindaco Paola Natalicchio, l'assessore comunale allo sviluppo economico Francesco Bellifemine e il dirigente dell'area Politiche per lo sviluppo economico della Regione Puglia, Pasquale Orlando.
Si tratta di un incontro pensato e dedicato agli operatori economici, gli ordini ed i collegi professionali, le associazioni di categoria ed i sindacati, ma anche per tutti coloro che vogliono capirne di più.
La dotazione finanziaria destinata dalla Regione Puglia alle Zone franche urbane ammonta a complessivi 60 milioni di euro a valere sugli Apq (Accordi di programma quadro) ‘Sviluppo locale’ e ‘Aree urbane - città’ del Fondo di Sviluppo e Coesione 2007-2013”. Le Zone Franche pugliesi destinatarie delle agevolazioni sono quelle individuate nei comuni di Andria, Lecce, Taranto, Santeramo in Colle, Barletta, Molfetta, Foggia, Manfredonia, San Severo, Lucera e Manduria.
Nel corso dell'incontro saranno approfondito il funzionamento dello strumento Zone Franche Urbane (ZFU) e i tempi necessari all’attuazione.

Il Comune di Molfetta ha già predisposto sul suo sito internet una sezione dedicata con le prime informazioni www.comune.molfetta.ba.it/zfu.

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L'Ortolano Bello

27 Aprile 2014 alle ore 17:46:00

(si fa per dire) ovvero la destra, dopo i cinque anni di cura "o'paparul abbrsciat", vedremo poi come andrà a finire. Chissà! Si potrebbe rinnovare l'"abbrusciatura", oppure mi becco il cetriolo a quel posto. Tutto questo non mi spaventa, quello che conta è non bruciarsi......"U'PAPARUL"!

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cetriolo

16 Aprile 2014 alle ore 18:16:00

Un saluto all'ortolano bello che prima o poi se resta immobile come è immobile l'amministrazione il cetriolo se lo prende in quel posto e così dopo una pausa per rifocillarsi torneranno quelli che ci stavano prima ovvero la destra (si fa per dire).

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L'Ortolano Bello

16 Aprile 2014 alle ore 16:58:00

E' la stessa e identica cosa "du'paparul abbrsciat"! Anche qui è ovvio: "u'paparul abbrsciat", nell'ottica tutta molfettese, MADE A SINISTRA, acquistata dall'opposizione - con o senza cappello non interessa - e legittimata per un periodo di cinque anni. Ringrazio il sig.carlo de feudis, e il dottor t.g. per l'idea. Un caro saluto.

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tommaso gaudio

16 Aprile 2014 alle ore 07:45:00

Ringrazio l'amico De Feudis per il chiarimento. Era perciò, come sospettavo io. Ciò nonostante, il "merito" andrebbe anche al Senatore Azzollini, perché ...circa vent'anni fa "interessò il Parlamento". Allora, mi sembra ovvio che, nell'ottica tutta italica, dell'"apposizione del cappello" (metaforicamente), l'Opposizione si senta legittimata a vendere il "prodotto", quale MADE IN CENTRO-DESTRA. E vabbè!

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carlo de feudis

14 Aprile 2014 alle ore 10:02:00

Cerco di chiarire qualcosa in merito alla Zona Franca. Nel 1996 il Senatore Azzollini incominciò ad interessare il Parlamento ed il Governo (allora presieduto da Silvio Berlusconi) alla istituzione di una Zona Franca per Molfetta. Tutti i suoi tentativi andarono male avendo il Parlamento respinto il suo Disegno di Legge. Fu poi il Governo Monti ad approvare la legge per le ZFU e la Regione Puglia (presieduta da Nichi Vendola) inserì una serie di loro città tra cui Molfetta nelle città che ne richiedevano l'istituzione. Pertanto della ZFU di Molfetta il sen. Azzollini e la destra molfettese non ha alcun merito.

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Capo Collo

14 Aprile 2014 alle ore 07:38:00

Copio e incollo. - Nella prima valutazione delle ZFU, commissionata dal Governo francese nel 1998 a Buguet2, emerge che l'impatto delle ZFU sulla disoccupazione non è stato sostanziale. Le nuove unità locali registrano in molti casi un unico occupato e le aziende si avvalgono di manodopera ed esperienza esterne alla realtà locale. Da un punto di vista strettamente procedurale, infatti, lo strumento non permette di controllare l'accesso al lavoro della popolazione locale. La permanenza in loco delle nuove aziende allo scadere degli incentivi è poi tutta da dimostrare. Buguet afferma che l'impatto sulla disoccupazione è molto limitato e il dispositivo risulta essere troppo oneroso per lo Stato: dalle sue stime (1998) risulta che ogni posto di lavoro è costato 27 000 dollari. (Questo in Francia, figurati in Italia con i soliti "furbi" all'italiana.)

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LETTORE VISITATORE ASSIDUO

13 Aprile 2014 alle ore 16:36:00

Complimentiamoci con l'ASSESSORATO ALLO SVILUPPO ECONOMICO DI MOLFETTA per quanto ha in programma nella giornata di domani ed alla Redazione di QUINDICI per la diffusione della notizia in tempo utile visto che dal 17.03.2014 è stato inserito l'apposito link nell'Home page del sito del Comune di Molfetta nella Rubrica PROGETTI,trattasi della zona di Molfetta in forte degrado permanente che dovrà essere utile a risollevarlo solo ed esclusivamente se diventano di dominio pubblico i relativi benefici,coloro che la sentono menzionare con la notizia della vendita in zona di unità immobiliare non sanno ancora cosa sia e la sua esistenza,questo vale per tutti coloro che ancora non si addentrano nella nuova tecnologia poichè la ritengono una spesa superflua.SI RINGRAZIA IL PASSAPAROLA AI NON ADDENTRATI E COLGO L'OCCASSIONE PER SEGNALARE ALL'ASSESSORATO LA PROMOZIONE DI REALIZZAZIONE DI AUTOSILO NELL'AMBITO PORTUALE UTILIZZANDO I TEMPI DI FERMATA DEI RELATIVI LAVORI DI REALIZZO.

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tommaso gaudio

13 Aprile 2014 alle ore 14:47:00

Per questa iniziativa, tempo fa, dei manifesti, affissi dal Gruppo di Opposizione in Giunta, rivendicavano il merito di aver gestito ed ottenuto l'eventuale beneficio per chi ne avesse avuto diritto. Da quel che leggo invece, sembrerebbe che sia la Regione Puglia a gestire procedure e risorse, in sinergia con l'Amministrazione locale. Allora, se ho ben inteso, qualcuno mi spiegherebbe la ragione per la quale nessuno, a suo tempo, ha contestato l'informazione, alla quale, a cura dell'Opposizione, ha fatto seguito anche un incontro chiarificatore? Vorrei capire, in altri termini, se si tratta della solita manfrina del "cappello" messo su un qualsiasi provvedimento, specie quando sono in ballo risorse finanziarie, dal "primo che arriva". Grazie anticipate a chi vorrà chiarire.

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