Molfetta, non si rassegnava al rifiuto: arrestato albanese per atti persecutori
MOLFETTA - I Carabinieri della Stazione di Molfetta hanno arrestato un 30enne albanese ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti di una connazionale 36enne. La vicenda ha avuto inizio diversi mesi fa, quando la donna, nel mese di dicembre 2013, si era rivolta ai carabinieri denunciando il suo persecutore. L’uomo, invaghitosi della 35enne casualmente conosciuta in treno, non rassegnandosi di fronte ai suoi rifiuti, già sposata e con figli, aveva cominciato a pedinarla, minacciarla, contattarla ad ogni ora del giorno e della notte con telefonate e messaggi. Sulla base dei primi accertamenti eseguiti dai militari, la Procura della Repubblica del Tribunale di Trani, nel febbraio 2014, aveva emesso un provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento alla persona offesa.
Non contento l’uomo aveva proseguito con la sua condotta, violando più volte l’obbligo di non avvicinamento. I Carabinieri, nuovamente intervenuti su segnalazione della vittima hanno quindi eseguito un provvedimento di custodia cautelare agli arresti domiciliari emesso nei suoi confronti dal Gip del Tribunale di Trani su richiesta della locale Procura della Repubblica.