MOLFETTA - È ormai una lamentela comune. Anzi, sta per diventare una vera e propria emergenza ambientale e sanitaria. Molfetta sembra essere preda di un’invasione di zanzare. Di certo, l’umidità e il caldo degli ultimi giorni hanno accentuato il fastidioso ronzio, ma non è da escludere che la sporcizia in città e gli angoli usati come immondezzaio pubblico, cacatoio e pisciatoio abbiamo favorito il proliferare del fenomeno. Per questo motivo, sarebbe utile un intervento dell’Asl e un’urgente operazione di disinfestazione della città di Molfetta.
Tra l’altro, si prevede che nei prossimi giorni sull’Italia si abbatta una nuova orda di zanzare. A destare timore è lo stesso Istituto di Biometereologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche che prevede in questi giorni un livello di allerta molto alto. A quanto pare, si tratterebbe del genere Aedes (lo stesso delle zanzare tigre), che potrebbe anche creare focolai di alcune malattie virali (nel 2007 oltre 200 casi di infezione del virus chikungunya in Emilia Romagna).
Insomma, l’allarme è concreto, soprattutto per le zone periferiche e per i nuovi comparti di espansione, troppo spesso abbandonati all’incuria e al degrado. Senza dimenticare alcuni angoli del centro antico e del centro storico. Infatti, le zone di proliferazione indiscriminata sarebbero proprio le aree verdi, poco curate e spesso luoghi di accumulazione di rifiuti. E alle zanzare si aggiungono spesso le mosche, quasi impazzite per l’ultima settimana di caldo e umidità. È probabile che le ultime disinfestazioni siano state blande, o comunque i prodotti utilizzati siano stati inefficaci.
Pochi, ma utili gli accorgimenti per proteggersi dagli attacchi delle zanzare tigre: ad esempio, basterebbe utilizzare le zanzariere per porte e finestre, oppure coprirsi con abiti dal tessuto leggero, indossando, se possibile, anche calzini. Opportuno evitare di lasciare all’aperto contenitori o qualunque oggetto, come i sottovasi, che possano riempirsi d’acqua, ma anche abiti di colori intensi (queste zanzare sono attratte dal nero e dal rosso), stando lontani da luci esterne.
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