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Lutto nel calcio: si è spento in Emilia Romagna Gaetano Salvemini, giocatore e allenatore da Molfetta alla serie A. Il cordoglio del sindaco
Gaetano Salvemini calciatore e allenatore
06 settembre 2024

 MOLFETTA - A 82 anni si è spento all’ospedale di Guastalla, vicino a Gualtieri (Reggio Emilia) un signore del calcio: Gaetano Salvemini, originario di Molfetta ed ex allenatore di numerose squadre come Reggina, Spal, Casertana, Ternana, Genoa, Palermo, Cesena, Lucchese e Monza.

Ha lasciato un segno importante anche con Empoli e Bari, squadre con le quali ha scritto pagine indimenticabili della storia del calcio. Il momento più alto della carriera di Salvemini, che da tempo si era ritirato e viveva con la famiglia nella provincia di Reggio Emilia, risale alla seconda metà degli anni Ottanta.

Ad Empoli, dove aveva chiuso la carriera da giocatore nel 1977-78, iniziò la sua avventura come allenatore. Dopo tre stagioni in Serie C e le esperienze con Reggina, Spal, Casertana e Ternana, tornò ad Empoli. Nel 1985-86 riuscì nell'impresa di portare per la prima volta la squadra toscana in Serie A.

Il debutto in Serie A l'anno successivo fu memorabile: due vittorie iniziali, contro l'Inter a Firenze e contro l'Ascoli, che aprirono la strada a una storica salvezza. Tuttavia, nella stagione successiva, a causa di una penalizzazione di 5 punti per illecito, non riuscì a ripetere il miracolo. Vincenzo Matarrese, presidente del Bari, lo volle comunque a capo della squadra biancorossa, e Salvemini ritornò nella sua terra. Con il Bari ottenne la promozione in Serie A con appena tre sconfitte (un record per il club), conquistò la Mitropa Cup (unico titolo internazionale vinto dal Bari) e garantì due salvezze consecutive, la seconda delle quali nel nuovo stadio San Nicola.

Nel 1991-92, la sua avventura al Bari si interruppe dopo sole cinque partite, dimettendosi dopo una sconfitta per 2-0 contro la Juventus a Torino. Nonostante questo, la sua carriera non terminò, e a Genova, sulla sponda genoana, viene ricordato con affetto per la vittoria del Torneo Anglo-Italiano, trionfando per 5-2 nella finale di Wembley il 17 marzo 1996, grazie a una storica tripletta di Ruotolo.

A Molfetta aveva conservato molti amici, grazie alla sua cordialità e alla sua amicizia istintiva. Era un uomo stimato e apprezzato ed era piacevole conversare con lui di calcio e dei suoi ricordi personali.

Alla famiglia, la moglie Vittoria, ai figli Domenico, Cecilia, Marco e Andrea vanno le condoglianze del direttore Felice de Sanctis e della redazione di “Quindici”.
Anche il sindaco di Molfetta Tommaso Minervini ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa di Gaetano Salvemini: «Il mondo dello sport ha perso un grande allenatore, un grande uomo, Gaetano Salvemini, che ha contribuito a scrivere la storia del calcio.
Partito da Molfetta, città che gli aveva dato i natali, Salvemini si è imposto all’attenzione del mondo intero con la sua carriera prima da giocatore poi da allenatore sulle panchine del Bari, con cui ha vinto una Mitropa Cup, Genoa, Palermo, Cesena e Lucchese. L’ultima avventura calcistica nel 2001 con il Monza in serie B.
Molfetta, con la sua scomparsa perde un altro grande protagonista dei nostri tempi. Esprimiamo il nostro cordoglio ai familiari di Salvemini».

L’assessore allo sport Enzo Spadavecchia ha aggiunto: «Ho avuto modo di conoscere personalmente mister Salvemini quando, da giovanissimo, muovevo i primi passi nel mondo del calcio per me non è stato solo un allenatore ma anche un maestro di vita».

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