Lo scempio di Capodanno a Molfetta e il traguardo dei 30 anni della rivista “Quindici” nel numero del mensile in edicola a Molfetta
MOLFETTA – La rivista mensile “Quindici” ha toccato il traguardo dei 30 anni. Una tappa importante e una scommessa vinta da quel lontano 1994 quando decidemmo di “Smuovere l’aria” come recitava il grande manifesto pubblicitario dell’epoca. Siamo stati penne libere al servizio dei lettori e una spina nel fianco della politica raccontando “quello che gli altri non dicono”.
Nel numero in edicola di questo traguardo parla il direttore fondatore del giornale Felice de Sanctis nel suo atteso editoriale che si sofferma anche sulla pace, un altro cavallo di battaglia del giornale, sui rischi di questi ultimi mesi con venti di guerra e guerra reale in molte parti del mondo.
Ma anche la nostra Molfetta vive un clima di “guerra” con auto rovesciate da teppisti e una microcriminalità imperante alla quale l’amministrazione comunale “ciambotto” non vuole o non riesce a porre un argine. E la gente ha paura.
Dedichiamo molte pagine della rivista in edicola con cronaca, commenti, foto e riflessioni, alla notte di fuoco dei barbari di Capodanno, con la copertina che offre la foto simbolo della macchina rovesciata, elaborata da Mauro Germinario. Questi alcuni dei titoli: Allarme sicurezza. Auto ribaltata da balordi e imbottita di petardi; Quei ragazzi sono dei mostri o anche dei nostri? (una riflessione di Elvira Zaccagnino); Un anno iniziato col botto. Ma Molfetta deve sapersi rialzare (un commento di Giacomo Pisani); Il sindaco cerca di mettere una toppa e scrive al prefetto. Poi annuncia i primi arresti; Fratelli d’Italia: “tutta l’Italia ora ha l’immagine di una Molfetta pericolosa”; Rifondazione: “la misura è colma”; Centrosinistra: “sindaco e assessore Roselli si dimettano”; Il mistero del piano di sicurezza: accuse reciproche.
Riportiamo anche i commenti negativi dei cittadini che abbiamo pubblicato sulla nostra pagina facebook per capire l’aria che si respira e come reagisce la città a questi fenomeni delinquenziali.
Intanto tutta l’Italia ha visto le immagini dello scempio di Capodanno trasmesse da tutti i Tg nazionali, regionali e locali, oltre che sulla carta stampata e sui social. Un’immagine negativa che continua, dopo lo scandalo del nuovo porto commerciale.
Anche la vignetta del nostro Michelangelo Manente “Effetto sicurezza” non poteva che riflettere l’episodio delle violenze di Capodanno.
Nelle pagine di politica abbiamo tue temi importanti, quello delle opere pubbliche e dei conti pubblici: Centrosinistra: “evidente incapacità del sindaco sulle opere pubbliche”; Conti pubblici, i cittadini pagheranno gli errori del sindaco
La cronaca è dedicata al concerto per la pace di Al Bano in Cattedrale e a un anno della storia di Molfetta raccontato da “Quindici”: il riepilogo degli avvenimenti e della cronaca più importanti del 2023 a cura di Daniela Bufo.
Sempre ricche e interessanti le pagine della cultura, a cominciare dall’articolo di Marco Ignazio de Santis “Salvemini, gli accordi su Fiume e la vigilia elettorale del 1924”, mentre Giacomo Pisani offre una riflessione sul Natale a Molfetta, una città vuota e spenta (anche questa è un’immagine triste della decadenza culturale e sociale che stiamo vivendo). Gianni Antonio Palumbo ci propone una interessante recensione dell’ultimo libro si Maria Addamiano “Sei stato tu”. Mentre C. Pappagallo e F. Minervini ci raccontano la storia di Sergio Murolo, un imprenditore di larghe vedute.
Ampio spazio ai concerti di dicembre da quello dell’Alter Chorus diretto da Antonio Allegretta alla Santa Famiglia con Luisella de Pietro soprano e Leonardo Gramegna tenore, al pianoforte Angela Zaccaria, scritto da Paolo Gadaleta che affianca un articolo sulla Corale Capotorti e sul concerto “Venite adoremus Dominum”.
Del concerto Jazz revolution nella Basilica della Madonna dei Martiri scrive Zaccaria Gallo, mentre ospitiamo un articolo sull’Orchestra Filarmonica Pugliese e sui suoi primi 10 anni con il concerto di Capodanno diretto da Giovanni Minafra.
Riportiamo anche alcuni stralci della bella intervista che il quotidiano “Avvenire” ha dedicato al maestro Riccardo Muti, il quale ricorda sempre la sua Molfetta e il suo primo trofeo che conserva gelosamente accanto a quelli più importanti internazionali, quello vinto da ragazzo con la Santa Allegrezza.
Questi gli altri articoli: il riconoscimento di opera culturale al libro del magistrato Ignazio de Marco sugli Antifascisti molfettesi, da parte del Ministero dei Beni culturali che ha accolto una proposta della nostra Associazione culturale “Via Piazza” editrice di “Quindici”; il nostro apprezzato redattore e scrittore Gianni Antonio Palumbo è stato riconfermato Direttore artistico della “Notte bianca della poesia”, un evento ormai nazionale: la consueta rubrica Pensieri e parole di Cosmo Damiano Pappagallo; la presentazione dell’ultimo libro della casa editrice “la meridiana”: Milagro, piccolo prodigio di luce di don Tonino Bello.
Ricordiamo anche i 70 anni della Rai e come venne vissuto l’avvenimento della nascita della Tv a Molfetta, con uno sviluppo impressionante di negozi che vendevano televisori e la gente che si affollava per strada dietro le vetrine dei negozi per seguire le prime trasmissioni. La Rai, quando era ancora una rete unica, si è occupata anche di problemi sociali e giovanili a Molfetta: ricordiamo una di queste trasmissioni “Viaggio in Italia” che ebbe per protagonista proprio il nostro Direttore Felice de Sanctis, alla sua prima esperienza giornalistica televisiva, ma anche come uno degli studenti universitari intervistati sulle difficoltà di trovare lavoro dopo la laurea e sui condizionamenti politici attraverso le raccomandazioni, a cui i giovani erano costretti a sottostare per trovare un’occupazione. Il servizio è stato riproposto più volte in questi anni da Rai Storia, come esempio di una realtà dell’epoca.
Infine lo sport con i successi della Lega navale e del Tennistavolo L’Azzurro.
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“Quindici” quello che gli altri non dicono
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