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La repubblica dei pirati
15 novembre 2022

Repubblica dei pirati (in inglese: Republic of Pirates) o Repubblica di Nassau è il nome con cui è nota la base o la fortezza di una confederazione gestita da pirati presso Nassau, sull’isola di New Providence, nelle Bahamas, dal 1706 al 1718. Pur non essendo mai stata riconosciuta come stato dalle altre potenze nel mondo l’area era gestita come uno stato ed era governata dal “codice piratesco”. Le attività dei pirati causarono non pochi problemi al commercio e alla navigazione nelle Indie occidentali sino a quando il governatore Woodes Rogers non raggiunse Nassau nel 1718 e vi restaurò il controllo inglese. 1 – La ripartizione del Bottino Il bottino sarebbe stato diviso in modo equo, proporzionalmente al rango nella nave. Anche se potevano assistersi a delle variazioni arbitrarie decise dal capitano, in genere il bottino delle scorribande veniva diviso in questo modo: 2 parti a capitano e Quartiermastro, 1,5 parti al battelliere, 1,25 parti ad eventuali ufficiali e al medico di bordo, 1 parte ai marinai semplici e 0,5 parti ai mozzi. 2 – Il suffragio universale Ogni pirata, in occasione di questioni da dirimere interne alla nave, avrebbe avuto diritto ad un voto, che valeva uguale a quello di tutti gli altri. Queste votazioni comprendevano anche, ad esempio, la nomina degli ufficiali o la sostituzione del capitano, in caso di morte di quest’ultimo. La disciplina però era a cura del capitano. La sua parola era legge. 3 – Cibo e bevande erano per tutti Cibo, provviste e generi alimentari, compreso naturalmente l’alcool, erano divisi equamente fra tutti i presenti nella nave, senza distinzioni gerarchiche. 4 – Il Furto punito con la morte o l’abbandono Il furto nei confronti dei compagni, abbastanza ironicamente, veniva considerato un crimine inaccettabile, e veniva punito con la morte o venendo abbandonati su un’isola deserta. Quando veniva assaltata e catturata una nave, questa veniva ovviamente saccheggiata, e qualsiasi oggetto di valore razziato dai pirati. Vestiti od oggetti personali potevano esser presi “alla rinfusa” dagli uomini, ma se qualcosa di valore veniva nascosto al resto della ciurma (gioielli, danaro e preziosi in genere), questo veniva considerato furto, con la conseguenza di venire immediatamente giustiziati o abbandonati a morire di stenti. 5 – Non erano accettati combattimenti Le scaramucce fra pirati erano scoraggiate e in genere proibite. Le questioni si risolvevano a terra e non a bordo, per non minare l’equilibrio di tutto l’equipaggio. 6 – Si doveva essere sempre pronti alla battaglia I pirati dovevano avere la pistola pulita e carica, le spade e i pugnali affilati e vicini a sé, in modo da esser pronti a un eventuale assalto improvviso. 7 – Risarcimento per i feriti Nel caso in cui un pirata venisse gravemente ferito, spesso con la mutilazione di un arto o anche solo della mano, il famoso uncino, veniva risarcito con 800 “Real da 8”, dollari d’argento spagnoli. Se la menomazione era minore il risarcimento era proporzionalmente inferiore. 8 – Il Sesso era vietato a bordo Donne e giovani ragazzi erano banditi dalla nave, e chiunque ne facesse salire qualcuno poteva esser condannato per aver offeso mortalmente l’equipaggio. 9 – Tutti i pirati erano obbligati a combattere La vigliaccheria non era accettata. Se un pirata veniva ritenuto colpevole di vigliaccheria l’equipaggio poteva votarne una punizione. Al minimo si perdeva una quota del bottino, ma spesso le pene erano più severe. 10 – Il gioco d’azzardo era proibito Il gioco d’azzardo, come ad esempio con le carte e con i dadi, era vietato a bordo della nave. Questo preveniva le risse (che erano comunque vietate), ma anche la perdita di tutto il bottino da parte dell’uno o dell’altro pirata. Per giocare si doveva attendere di arrivare nei porti o sull’isola di Tortuga. Altrus que Firenze, altrus que Parigi, altrus que Procida, Melphicta est veram capitalem culturae et Tommasus est suum degnum rappresentantem. Post habere citato Pericle, nunc si est infatuatus de rapubblicam piratorum Repubblica dei pirati (in inglese: Republic of Pirates) o Repubblica di Nassau è il nome con cui è nota la base o la fortezza di una confederazione gestita da pirati presso Nassau, sull’isola di New Providence, nelle Bahamas, dal 1706 al 1718. Datus che cum bonas non se raggiungit nuhil, Tommasus habet de- ciso de applicare in Melphicta codicem dellam repubblicam pirato- rum emulando Edward Teach, nomatus “Barbanera” il qualis fondavit repubblica de Nassau in 1706. 1 – Bottinus de appaltos debet esse diviso in proportione et ad lui spettat partem maggiorem; 2 – Omnes possunt esprimere prorpius parere, sed ultimam parolam spettat ad lui; 3 – Omnes habent diritto de riempirsi panciam; 4 – Se potest rubare solum ad alteros et non bisognat fregare ami- cos; 5 – In giunta non est permesso criticare decisionem alteros asses- sores. Ognedunus facit cazzos proprios et Tommasus facit cazzos de omnes; 6 – Omnes assessores debunt semper esse pronti ad scappare appena sentunt rumorem elicotteri; 7 – Se debet costituire fondum de solidarietatem pro adiuvare assessorem coinvoltum in intrallazzos; 8 – Est vietatus omne rapporto intimo inter assessores; 9 – Omnes assessores sunt obbligati ad sostenere Tommasum qualunques cazzatas facciat; 10 – Unicum iocum ammesso in giunta est rubamazzettas. Petrus Caput Hurso

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