La Pigotta è diventata maggiorenne
Sembra impossibile ma sono passati davvero 18 anni da quando la piccola bambola è diventata una creatura dell’Unicef che è riuscita in tutti questi anni a salvare tantissimi bambini grazie al suo Kit che con vaccinazioni, cibo proteico, sali minerali, zanzariera con insetticida contro la zanzara killer che miete tante vittime nei Paesi più poveri. Molfetta è stata una delle prime città che ha accolto questa nuova proposta con entusiasmo, ma soprattutto con fedeltà che ancora oggi conferma. La Pigotta è nata presso l’allora 3° Circolo Didattico S.G. Bosco nell’anno scolastico 1998 /1999 e da allora fino ad oggi mamme e nonne di buona volontà si impegnano con entusiasmo a creare bamboline sempre più belle. Il tempo è passato, si sono avvicendate diverse generazioni alunni, ma sempre ogni anno i vari dirigenti hanno generosamente promosso laboratori di mamme e nonne allo scopo di creare bamboline sempre adottate (spesso dalle stesse autrici). Tradizione che si è ripetuta anche quest’anno grazie alla collaudata sensibilità dott.ssa Tiziana Santomauro dirigente dell’istituto Comprensivo S. G. Bosco che si impegna ogni anno a favorire laboratori di Pigotte in entrambi i plessi nei locali della scuola o a casa delle mamme volontarie. Qual è il risultato ottenuto quest’anno? 665 euro con ben 32 bambini salvati da morte certa. Gli alunni di questa scuola sperimentano nella realtà del quotidiano la spinta che muove le loro mamme o nonne a sacrificare tanto tempo per creare queste piccole bambole che non perdono il loro fascino proprio perché simboleggiano un bambino come loro... ma più sfortunato. Questa è vera didattica della solidarietà! Didattica della solidarietà che ha contagiato anche la prof. Rosanna Porta che, affiancata dal Dirigente dott. Allegretta, dall’anno scorso coinvolge gli alunni dell’istituto I.P.S.I.A.M. Amerigo Vespucci (settore moda) creando Pigotte davvero artistiche tutte adottate. Il contagio non finisce qui, siamo state contattate dalla sign.ra Mastropasqua responsabile della Boutique Twince sita in via S.Palumbo,7 (traversa del Corso Umberto) per richiederci tantissime Pigotte che sono state adottate, con un incasso di 535euro e quindi 26 bambini salvati. Questa richiesta è stata, per noi volontarie, davvero provvidenziale, perché quest’anno dalla responsabile della Galleria della Mongolfiera ci è arrivato uno strano rifiuto ad accoglierci (come accade da tanti anni con successo). Il motivo? Avevano concesso tutte le date pre e post natalizie ad altre agenzie di volontariato. La verità? Nelle date da noi richieste non c’era assolutamente nessuno. Questo ci ha rattristato molto, ma non ci ha sconfitte. Infatti le 72 Pigotte create da noi volontarie veterane, con un lavoro ininterrotto, sono state tutte adottate nelle varie boutique di Bari e provincia. Riuscire a creare tante bamboline richiede un lavoro di quadra che, oltre a coinvolgere il nostro piccolo gruppo di veterane, si avvale sempre di tante generose collaborazioni: il Masci Duomo che ogni anno ci dona bellissimi vestiti, i ragazzi Scout S. Achille che ci riempiono le sagome ed infine non posso non citare l’insegnante Tiziana del plesso Zagami dell’Istituto Comprensivo S. G. Bosco che da sola ci ha cucito e riempito ben 50 sagome. Per concludere, è grazie alla sinergia di tanti che a vario titolo si sono impegnati se a Molfetta si è potuto compiere questo grande miracolo: salvare (26 +32+72), in tutto 130 bambini. Grazia Sorgente