La Fiera Autoproduzioni Molfetta festeggia i 20 anni con un brutto “regalo” di compleanno
MOLFETTA - Domenica 24 novembre, la Fiera delle Autoproduzioni di Molfetta si tiene in Piazza Paradiso, anziché in Villa Comunale come inizialmente previsto. Il sindaco ha disposto lo spostamento, motivando la decisione con presunte lamentele scritte da parte di un’associazione locale. Secondo queste accuse, durante la fiera del 27 ottobre scorso, avremmo mancato di rispetto al monumento ai caduti: uno striscione appoggiato alla recinzione, alcuni bambini che giocavano a fare la bancarella e un concerto nelle vicinanze sarebbero stati considerati “scempio” e “vilipendio”.
A pochi giorni dal compimento dei nostri 20 anni, riceviamo un regalo di compleanno che mai avremmo immaginato: essere trattati come un problema di ordine pubblico. E non è la prima volta negli ultimi mesi. Ad aprile, un nostro concerto è stato interrotto; a giugno, ci è stata negata Lama Martina con motivazioni futili; ora, ci vediamo negata la Villa Comunale, uno spazio che da anni arricchiamo con arte, cultura e socialità.
È paradossale che in una città come Molfetta, dove la criminalità (soprattutto giovanile) è in aumento e atti di violenza, e persino omicidi sono ormai frequenti, si arrivi a considerare la FA’ come una minaccia. La stessa Villa Comunale, luogo da cui siamo stati esclusi, ha problemi ben più gravi e noti: veicoli elettrici di ogni tipo che sfrecciano liberamente, baby gang che agiscono indisturbate, vandalismo diffuso e servizi igienici in condizioni disastrose e quasi sempre chiusi.
Eppure, in questi 20 anni, la FA’ ha rappresentato un punto di riferimento per la città, offrendo non solo prodotti genuini a certificazione partecipata, ma anche arte, musica, teatro, poesia e spettacoli per tutte le età, attirando centinaia di visitatori, molfettesi e non, senza mai gravare sulle casse pubbliche. Non abbiamo mai richiesto – e a volte abbiamo persino rifiutato – contributi pubblici o privati, scegliendo di rimanere indipendenti. Inoltre, nonostante numerose strutture private ci abbiano proposto di ospitare la Fiera nei loro spazi, abbiamo sempre preferito la piazza. Una scelta politica chiara: la Fiera delle Autoproduzioni deve essere pubblica, accessibile a tutti e parte integrante della vita cittadina.
Fa riflettere che chi oggi ci accusa di “vilipendio” riceva in cambio dall’Amministrazione Comunale privilegi significativi, come l’assegnazione di un intero edificio nel centro storico di proprietà del Comune. Parliamo di figure note per il loro revisionismo storico e per confondere partigiani e repubblichini, premiate con un riconoscimento che stride con i valori della nostra città.
Infine, una domanda ci sorge spontanea: davvero a sindaco e patriottardi della domenica ha dato fastidio un semplice striscione o due bambini che giocavano vicino al monumento, oppure è il nostro incessante impegno a sostegno del popolo palestinese e contro il genocidio in corso a disturbare? Complimenti al nostro beneamato sindaco, che un tempo si professava antifascista e filo-palestinese. Ora abbiamo finalmente capito da che parte sta.
Nonostante tutto, la FA’ non si ferma. Il 24 novembre siamo in Piazza Paradiso, ancora una volta nella piazza e per la piazza. Invitiamo tutti a partecipare e a festeggiare insieme 20 anni di attività al servizio della comunità, perché la città appartiene a chi la vive, la rispetta e la cura.