La battaglia di un quartiere
La PalBerting ha riaperto i battenti e rione Arbusto, culla del “mostro” come lo chiamano da queste parti, assiste con un senso di impotenza. Ma la battaglia della gente, seppur annaspando fra tanti interrogativi, non ha smesso di riproporre i soliti echi. Come quelli delle telefonate inferocite che quasi ogni giorno riempiono i comandi dei vigili urbani e dei carabinieri. O come quelli delle proteste urlate che si accavallano durante le improvvisate riunioni nelle aule della parrocchia S. Famiglia da parte dei comitati di quartiere. Comitati abbozzati più nello spirito che nella forma, spesso più arrabbiati che concreti. “La gente è sfiduciata - si rammarica Michele de Palma, uno che sin dai primi anni ha preso per mano la protesta - sono anni che solleviamo il problema e non abbiamo mai ottenuto nessun risultato; non è la prima volta che la magistratura prima pone sotto sequestro la fonderia e poi la riapre; le passate amministrazioni comunali hanno fatto ben poco pur conoscendo la situazione e anche i giornali dopo la bagarre del momento smettono di seguire il caso. La gente non se la sente di contribuire economicamente nemmeno per farsi rappresentare da un legale”.
Sabato 13 ottobre, a una di quelle riunioni di quartiere c’eravamo anche noi di Quindici. Non erano in tanti (non più di otto famiglie) anche se a giudicare dai toni non si sarebbe detto. “Quello deve andare via di lì”; “Adesso si mettono a sputare veleno anche di notte”; “Le istituzioni sono assenti: nel quartiere abbiamo un consigliere comunale, perché non ci rappresenta?”. E avrebbero continuato così se uno di loro (che ha chiesto di non essere citato nell’articolo) arginando a stento la piena di quelle lamentele non avesse proposto, a firma di tutto il quartiere, un’istanza alla magistratura in cui si chieda una misurazione dell’inquinamento nella zona. “Soltanto con dati di fatto possiamo vincere” ha spiegato, e poi rivolgendosi a noi “lo scriva nel suo articolo che nonostante l’ultimo intervento della magistratura presso la PalBerting, noi continuiamo a trovare polvere nera in casa”. La battaglia può continuare.
Cosimo de Gioia