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L'ultimo saluto di Molfetta a Gabriella Cipriani, la musicista morta nell'incidente stradale di venerdì scorso Stracolma la chiesa per l'ultimo saluto, resta grave l'altra musicista coinvolta nell'incidente
20 maggio 2014

MOLFETTA – Gran parte della città ha voluto rendere omaggio a Gabriella Cipriani, la violinista morta tragicamente nell’incidente stradale di venerdì scorso sulla Matera Ferrandina. La chiesa della Madonna della Pace era gremita di gente, amici, parenti di Gabriella, ma anche semplici conoscenti, sconvolti dalla notizia di una giovane vita strappata a soli 22 anni.

Molti i musicisti presenti per salutare per l’ultima volta chi per loro resterà un esempio da seguire.  Decine i colleghi che hanno voluto rendere omaggio a Gabriella  con le dolci note dei loro strumenti musicali, un’orchestra composta dai tanti amici che la ragazza aveva conosciuto durante le sue esibizioni, hanno suonato per lei e hanno fatto suonare anche il suo violino, quell’inseparabile strumento che da brava musicista lei adorava.

Tanti volti solcati dalle lacrime per una tragedia assurda e inspiegabile, percepibile la rabbia per questa fine ingiusta. Tanti i giovani presenti per rendere omaggio a quel fiore strappato troppo presto, esempio per tutti, talentuosa musicista e studentessa diligente.

Hanno partecipato al funerale anche alcuni componenti della Giunta comunale, tra i quali in vice sindaco Bepi Maralfa e gli assessori Betta Mongelli e Serena La Ghezza.

Assente il Vescovo della Diocesi mons. Luigi Martella (impegnato in un incontro programmato con tutti i vescovi a Roma con il Santo Padre, ndr), che nelle ore precedenti al funerale ha incontrato e pregato con la famiglia e benedetto la salma.

A celebrare la messa don Vincenzo di Palo che con poche parole cariche di emozione ha delineato la figura di Gabriella, la sua semplicità, le sue doti e la voglia di fare, senza mai fermarsi: «Avevi un viso gentile, eri disciplinata ed instancabile con la voglia di fare mille cose al giorno – ha detto don Vincenzo durante la commovente omelia – adesso Gabriella insegnaci la vita visto che tanti giovani se la bevono e se la fumano» ha ammonito il parroco di S. Filippo Neri, un invito ai tanti giovani presenti affinché abbraccino i sani valori della vita.

Gabriella amava la musica, ma non solo, adorava anche lo studio (si sarebbe dovuta laureare a breve in lingue, ndr) e si impegnava per ottenere il massimo risultato in tutto, come ha detto Annalisa Andriani, maestra di violino durante l’ultimo saluto: «Gabriella era bella in tutto, una bellezza che avvolgeva tutto, non c’è stato intento che non abbia raggiunto con successo».

Non ultimo il pensiero all’amica Ilaria Catanzaro, la cui situazione migliora, ma non è ancora fuori pericolo e sarà operata nei prossimi giorni, tutte le preghiere sono state rivolte a lei affinché continui a lottare per tornare ad imbracciare nuovamente il suo amato violino.

Le dolci note dei violini che Gabriella tanto amava hanno accompagnato il feretro fino all’uscita della chiesa, poi gli applausi e le lacrime per un angelo strappato alla vita troppo presto.

© Riproduzione riservata

Autore: Giovanni Angione
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