Recupero Password
L’antico Palazzo Dogana di Molfetta si trasforma in Resort a 5 Stelle
15 settembre 2019

Destinato a divenire il fiore all’occhiello di Molfetta, l’antico Palazzo Dogana, che ha conservato nei secoli il suo splendore architettonico, nonostante il degrado che l’ha a lungo ferito, è stato presentato alla stampa nella sua nuova veste. Dogana Resort oggi è una realtà ricettiva di livello (5 stelle), frutto di un intervento di valorizzazione (il secondo in Italia e il primo nel Mezzogiorno) che si staglia meravigliosamente sul mare del porto di Molfetta con la maestosità della sua immagine e con l’orgoglio della sua storia cominciata fin dal 1655, quando fu concepito come Seminario vescovile. Furono necessari 211 anni per portarlo a termine – come ha ricordato l’architetto Riccardo Emanuele della Ncb di Milano, che insieme all’architetto Franco Arbore di Molfetta (vedi l’intervista esclusiva sul numero pubblicata in anteprima sulla rivista “Quindici” di giugno, nella quale sono descritti i lavori di ristrutturazione e una prima presentazione della struttura) – e nel giro di una decina di anni, col trasferimento del Seminario nella sede attuale di Piazzetta Giovene, destinato a cambiare destinazione in sede della Dogana e di locali annessi alla vicina Capitaneria di porto. Poi l’abbandono e il degrado di un monumento rimasto dimenticato per anni, con le sue bellissime logge, ormai orbite vuote e cieche, abbandonate all’incuria e all’inclemenza del tempo. L’arch. Emanuele ha reso omaggio alla prof.ssa Elena Germano Finocchiaro, recentemente scomparsa, i cui studi su Palazzo Dogana sono stati di grande aiuto per il restauro conservativo, mantenendone le peculiarità. Emanuele nella descrizione del palazzo ha messo in evidenza le grandi capacità del realizzatore dell’opera nel Settecento, Pietro Magarelli. Nel 2009 la svolta con il passaggio dello storico immobile dal Demanio alla società Dogana Vecchia srl rappresentata dal Gruppo De Bartolomeo di Bari, dal Gruppo Loiodice di Altamura e dall’impresa Resta di Bari, impegnata in investimenti nel settore turistico. Ed è proprio con questo obiettivo che sono stati investiti nel Resort Dogana 8 milioni di euro con la partecipazione dal Pia Turismo della Regione Puglia, che promuove investimenti turistici utilizzando i fondi europei. E lo stesso ing. Domenico De Bartolomeo, già presidente di Confindustria Bari e Bat, a sottolineare le difficoltà del recupero, ma anche ad evidenziare il fondamentale rapporto con le amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni, per portare a termine un’opera che può essere considerata un’eccellenza nel territorio, del quale vuole promuovere la valorizzazione. Ad introdurre la conferenza stampa è stato l’avv. Girolamo Rubini: «Ci auguriamo che il Dogana Resort – ha spiegato Rubini, presidente e amministratore delegato di Dogana Vecchia S.r.l. – possa essere quel volano di sviluppo legato al turismo che ad oggi la Città di Molfetta vive come potenzialità inespressa in un trend pugliese di grande effervescenza. Condividiamo con la comunità molfettese l’amore di un luogo del cuore che può aprirsi al mondo della ospitalità internazionale. Il Palazzo Dogana restituisce il legittimo prestigio e qualità della sua accoglienza alla Città con una struttura alberghiera che auspichiamo venga adottata dalla Comunità molfettese come un crocevia di relazioni e di scambi culturali quanto commerciali». Dogana Resort dispone di 35 camere (di cui 4 suite) eleganti e raffinate, impreziosite da dettagli di stile come le verande in pietra o le docce emozionali che accolgono l’acqua da una cupola, o gli antichi anfratti, affreschi rinvenuti, pozzi e volte a botte. Così come gli arredi “su misura” curati da sapienti artigiani con grande cura dei materiali e del dettaglio: ferro, legno, pietra, tessuti. Il Resort è caratterizzato da servizi alla clientela innovativi dedicati e incentrati sulla mobilità sostenibile, cura della persona grazie ad un’area SPA e da una spiccata vocazione alla ristorazione di qualità che valorizzerà l’enogastronomia tipica del territorio. I benefici della sinergia tra pubblico e privato, sono stati messi in evidenza dal sindaco Tommaso Minervini e hanno trovato concreta attuazione nel restauro di questo immobile che rinasce a nuova vita. Minervini ha sottolineato i vantaggi del Decreto sulla Zes (Zona economica speciale) Adriatica, appena approvato dal governo, dandone egli stesso l’annuncio durante la conferenza stampa. Minervini ha elencato alcune delle opere pubbliche in corso a Molfetta. Auspicando il rapido completamento dei lavori del porto commerciale e l’inizio di quelli del porto turistico, il sindaco ha ricordato la vocazione marinara, ma anche turistica della città e soprattutto la sua capacità di accoglienza, che creano quei sistemi virtuosi e di civiltà che portano anche allo sviluppo. Sulla collaborazione e l’integrazione con il territorio e i suoi abitanti è tornato l’arch. Emanuele, quando ha messo in evidenza come l’ingresso del Palazzo non sia stato vincolato da alcuna struttura divisiva, per permettere agli abitanti di sentirlo proprio in un reciproco rispetto. Questo permetterà agli ospiti del Resort di conoscere la vita e le abitudini degli abitanti, compresa quella dei gruppi familiari che si portano le sedie da casa per aggregarsi sulla banchina vicino al mare (un’abitudine, in verità, non molto edificante, ndr). Così si cercherà di mettere in moto attività collaterali, inserendosi nel trend positivo del turismo in Puglia, come ha detto Rubini, creando un hub per i collegamenti con la Murgia e l’entroterra, per un turismo che dura tutto l’anno a differenza del Salento che vive solo d’estate. Questo ha anche vantaggi occupazionali permettendo al personale di lavorare per 12 mesi e non solo nella stagione estiva. Si cercherà anche di attivare delle convenzioni con i lidi di Molfetta, in modo da offrire un servizio spiaggia agli ospiti. I prezzi della camere vanno da un minimo di 150 euro a un massimo di 600 euro a notte per le suite. Alla conferenza di presentazione di Dogana Resort sono intervenuti anche Antonio Loiudice della “Edilco” di Altamura, Antonio Resta dell’omonima impresa barese e la conduttrice di Telenorba, la molfettese Mary De Gennaro che ha fatto da madrina all’evento inaugurale che ha sancito l’apertura pubblica di Dogana Resort: il Concerto tra la terra e il mare a cura dell’Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari diretta da Michele Cellaro, che ha eseguito le colonne sonore più famose ed amate dei compositori del Cinema Italiano, nel suggestivo scenario del porto di Molfetta. Le arie di note operette, invece, sono state affidate alle belle voci del soprano Raffaella Montini, del tenore Carlo Monopoli e del baritono molfettese Giovanni Guarino. © Riproduzione riservata

Autore: Beatrice Trogu
Nominativo
Email
Messaggio
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet