Recupero Password
Il sindaco di Molfetta sempre più ostaggio della sua maggioranza, una unità sospetta delle forze del ciambotto (agli ordini di Tammacco) e i mal di pancia degli Amato
23 gennaio 2024

MOLFETTA - Mentre le opposizioni di centrosinistra e centrodestra attaccano l’amministrazione comunale per l’inefficienza della notte di S. Silvestro, le liste del ciambotto cercano di compattarsi in vista dello scontro di mercoledì in consiglio comunale.

Ma anche nella coalizione di Tommaso Minervini non mancano i problemi: i mal di pancia degli Amato, abilissimi a fiutare l’aria e a saltare sul carro del vincitore, quale che sia, non importa il colore, come ci hanno abituato in tanti anni di voltagabbana politico del capostipite Pino, che potrebbe anche cogliere l’occasione della difficoltà dell’amministrazione comunale sulla sicurezza, per alzare il costo politico dei propri voti o abbandonare la maggioranza, rendendosi indipendente.

Infatti, quelli che si autodefiniscono i più amati dai molfettesi (anche se le urne dicono il contrario), mal sopportano la sudditanza di Minervini al sindaco ombra Saverio Tammacco, noto burattinaio politico che ancora una volta ha fatto pesare la propria influenza sull’amministrazione comunale, attraverso i dissensi mascherati del suo gruppo, attraverso la consigliera comunale Annalisa Petruzzelli nei suoi interventi nella massima assise cittadina. E questo, probabilmente, per alzare il prezzo politico del suo sostegno a Minervini.

Ecco perché il sindaco appare sempre più ostaggio della sua maggioranza. La riprova sta nel fatto che il suo “tutor” Tammacco è riuscito ad aggregare altri consiglieri di maggioranza attorno alla sua lista nel ciambotto “Insieme per la città”. Un lettore distratto potrebbe vedere l’esultanza della nuova aggregazione, salutata con favore dai consiglieri del gruppo “Cuore democratico” come un rafforzamento del primo cittadino, che in realtà diventa più debole, mentre gli Amato finirebbero ai margini della coalizione. E non è esclusa una loro prossima mossa politica, che potrebbe trasformarsi in una spina nel fianco di Minervini.

Intanto, per dovere di cronaca registriamo il comunicato di “Cuore democratico” che cerca di dare una lettura diversa della situazione: «I consiglieri comunali Angela Amato e Giovanni Facchini, unitamente all’assessore, vice sindaco, Nicola Piergiovanni, del gruppo “Cuore Democratico - Molfetta”, salutano positivamente la unità dei consiglieri di maggioranza nel gruppo “Insieme per la Città”, che considerano un ulteriore passo in avanti verso quell’impegno civico unitario per Molfetta, assunto pubblicamente al momento delle elezioni. Nel condividere quanto espresso da tale gruppo unitario della maggioranza, confermano pienamente il convinto sostegno al Sindaco Tommaso Minervini.

È, questo, un momento storico, di grande fervore per la Città di Molfetta, e noi siamo orgogliosi di poter continuare a dare il nostro contributo, con lo stile di sobrietà e rispetto delle istituzioni che ci contraddistingue, in unità d’intenti, sia per continuare il rinnovamento della Città sia per contribuire ad una politica che metta sempre al primo posto gli interessi della Città e non già quelli di un singolo nonché il rispetto dei ruoli tra la politica e la gestione amministrativa. È il momento, quindi, di fornire con la massima responsabilità, correttezza ed educazione istituzionale, il contributo all’azione dell’Amministrazione Minervini per continuare a traghettare Molfetta verso il futuro.

Siamo a fianco di quanti si richiamino all’unità responsabile per continuare speditamente l’azione amministrativa, mettendoci a disposizione di ogni iniziativa unitaria a favore di Molfetta e dei cittadini molfettesi, con particolare riguardo alle fasce più deboli e ai portatori di fragilità».

Quale sarebbe l’unità responsabile? Quella richiesta agli Amato? I prossimi giorni ce lo diranno e non è escluso qualche colpo di scena in un consiglio comunale difficile per la maggioranza, come quello di mercoledì, che si ritroverà sotto accusa per l’incapacità di gestire la sicurezza a Capodanno, preferivano festeggiare, con stupidi selfie, in piazza Municipio, mentre Piazza Vittorio Emanuele era in preda ai barbari, dicono le opposizioni di centrosinistra e centrodestra (un fatto unico e senza precedenti nella storia della città, con due forze di colore opposto che si trovano a combattere una battaglia comune, con l’obiettivo di non far arrivare il sindaco Minervini alla fine della consigliatura).

© Riproduzione riservata

Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet