Il mistero dell’assegnazione di un assessore alla lista di Felice Spaccavento di Molfetta, ma non a lui che è stato il più votato
Felice Spaccavento intervistato da Beatrice Trogu di "Quindici"
MOLFETTA – Un assessorato alla lista di Felice Spaccavento, “Puglia solidale e verde”, ma non a lui, che è stato il più votato non solo a Molfetta.
Il mistero di questa scelta del governatore Michele Emiliano, sta sorprendendo tutti gli elettori di Spaccavento e lui stesso ne parla in una nota, precisando che non vuole l’incarico per sé, ma nel rispetto delle 8.000 persone che l’hanno votato, facendolo risultare il primo della lista.
«In questi giorni moltissimi amici che, dai territori, mi hanno votato e sostenuto alle scorse elezioni regionali mi stanno chiamando e contattando per avere spiegazioni e chiarimenti su quanto sta accadendo, a livello regionale, per la formazione della nuova Giunta, con particolare riferimento alla nomina di una rappresentanza della lista “Puglia Solidale e Verde” in cui sono stato candidato, risultando il più suffragato in tutta la Puglia con quasi 8.000 preferenze.
A dire la verità in questi giorni non riesco a seguire con grande attenzione queste dinamiche dal momento che sono completamente assorbito dal mio lavoro SANITARIO e dall’impegno di PROTEZIONE CIVILE per far fronte all’emergenza sanitaria in corso con questa terribile seconda ondata di contagi che sta mettendo a dura prova il nostro sistema sanitario regionale, eppure sento la necessità di dire la mia anche al fine di rispondere alle numerosissime sollecitazioni che sto ricevendo.
Come noto, lo stesso Presidente Michele Emiliano ha dichiarato, nei giorni scorsi, che uno dei due assessori di nomina esterna al Consiglio regionale dovesse essere espressione di tutta la lista “Puglia Solidale e Verde”. Per questo anche io sono rimasto sorpreso nell’apprendere in queste ore, solo dalla stampa, la notizia della indicazione di una professionista di origini salentine come espressione di PSV. Senza nulla togliere al valore della persona in questione, che non ho il piacere di conoscere, sotto il profilo politico non mi sembra, in tutta franchezza, che quanto emerso in queste ore dalle notizie di stampa possa rappresentare una sintesi effettiva di tutte le sensibilità progressiste, riformiste, democratiche, civiche e ambientaliste che hanno dato vita al percorso di “Puglia Solidale e Verde”, dal momento che darebbe voce solo ad una di esse attraverso una designazione calata dall'alto con modalità poco chiare che andrebbe a mortificare l’impegno di tante e tanti candidati e movimenti che si sono spesi in questi mesi sul territorio. Auspico, pertanto, che il Presidente Emiliano tenga conto di un più largo confronto nella ricerca di una sintesi realmente rappresentativa di tutti, di una sinistra larga e diffusa che oggi è espressione in Puglia di molteplici realtà territoriali e progetti che si riconoscono nell’esperienza di governo del centrosinistra guidato dal Presidente Emiliano.
Per quanto mi riguarda, cercherò di promuovere in queste ore una approfondita riflessione nel gruppo politico in cui mi riconosco per provare a evitare che fughe in avanti e forzature vadano a disintegrare il tentativo di trovare una sintesi reale nell’ambito di quel vasto mondo progressista, riformista e ambientalista per i cui valori mi sono battuto e in cui credo, ma che ogni volta che cerca di rinascere ricasca sempre negli stessi errori. Per questo, per il senso di responsabilità che sento nei confronti del progetto di Puglia Solidale e Verde e nei confronti dei quasi 8.000 elettori che mi hanno accordato la loro fiducia, chiedo a tutti di fermarsi un attimo e di riflettere bene prima di assumere, senza alcuna condivisione, scelte che avrebbero il sapore acre di uno strappo.
Vi chiedo, se potete, di condividere le mie parole anche se il Momento è così delicato che non avrei mai pensato di scriverle».
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