Il dado è tratto: Annalisa Altomare del Pd sceglie il sen. Azzollini (FI) per candidarsi a sindaco di Molfetta
MOLFETTA – Il dado è tratto: Annalisa Altomare del Pd ha scelto il sen. Antonio Azzollini di Forza Italia per ottenere la candidatura a sindaco e si è presentata all'incontro del Pd con gli aspiranti candidati sindaci: Piergiovanni, Capurso e Lagrasta solo per notificare questa decisione. È anche possibile che nelle prossime ore si dimetta anche dal Pd.
Insomma Annalisa per fare il sindaco farebbe l'accordo anche col diavolo. Sembra che almeno per salvare la faccia abbia chiesto che la lista non abbia simboli. Improbabile che questa mossa possa ingannare gli elettori, che capiscono bene come si tratti di un cambio di casacca vero e proprio. Troppo facile parlare di liste civiche.
E l’Altomare, pur di fare il sindaco (era questo, allora, il vero motivo dell’astio nei confronti dell’altra donna della politica, quella Paola Natalicchio che ha contribuito a far cadere, come abbiamo più volte sostenuto, perfino con la vignetta di Biancaneve?) ha rotto anche con il suo pupillo, quell’Antonio Di Gioia figlio del fedelissimo Lillino.
Il direttore di “Quindici” ha intitolato l’editoriale della rivista mensile in edicola “L’ossessione del potere” per spiegare la situazione e lo stato d’animo dei candidati sindaci a Molfetta. E’ stato facile profeta.
Ora col Pd in pezzi, le liste civiche con Tommaso Minervini e il centrosinistra alla ricerca del candidato, non si prevede una bella campagna elettorale e soprattutto un futuro tranquillo con la nuova amministrazione comunale. Vedremo gli sviluppi dei prossimi giorni di quella che sembra la peggiore campagna elettorale degli ultimi 20 anni.
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