Feltri? Anche lui è meridionale. “IO SONO MERIDIONALE”, le risposte dei giornalisti di “Quindici” alle offese del direttore di “Libero”
Tommaso Gaudio di "Quindici"
MOLFETTA – I giornalisti di “Quindici”, la nostra bella redazione, della quale siamo orgogliosi, dopo la campagna “RESTATE INFORMATI MA RESTATE A CASA”, tornano in pista con la campagna “IO SONO MERIDIONALE”, per esprimere le loro opinioni, rispondendo alle offese di Vittorio Feltri direttore editoriale del quotidiano “Libero”, il quale nella trasmissione “Fuori dal coro” di Rete 4 condotta da Mario Giordano, ha offeso i meridionali dicendo che non soffrono di complessi di inferiorità, ma sono inferiori.
Le reazioni a questa campagna di odio, insulti e diffamazione sono state immediate, sia sul piano penale, sia su quello disciplinare con la richiesta all’Ordine dei giornalisti (abbiamo firmato anche noi) di radiare Feltri, indegno collega e indegno cittadino italiano.
Dopo Beatrice Trogu e Marina Francesca Altomare, è la volta di Tommaso Gaudio. Ecco la sua risposta agli insulti di Vittorio Feltri:
Scusate. Forse l'argomento ha ormai perso... freschezza è diventato un po'... stantio ma volevo annoiare ancora i miei quattro lettori, con un'ultima riflessione sul sig. Feltri al riguardo della sua affermazione ('fattuale', come suole definire "verità" da lui confezionate e che, forse mandano in sollucchero i suoi affezionati fan) che: (cito testualmente, anche ignorando il contesto)... "i meridionali, in alcuni casi - bontà sua - sono inferiori"!
Ha certamente 'convinto' alcuni; ha fatto, altrettanto certamente, incazzare altri; ha dato di sé, l'immagine nitida di un "troglodita culturale" al limite fra l'arrogante e il razzista.
Ricordiamo un personaggio - meridionale come non sarebbe possibile esserlo di più - Luciano de Crescenzo. Ingegnere, dirigente della IBM Italia (ho avuto il privilegio di conoscerlo personalmente in questa funzione, quando lavoravo alla FIAT a Bari) Filosofo, Autore e Regista.
In uno dei suoi personaggi di film, più riuscito: Bellavista, filosoficamente affermava una verità che non ha nulla di sgangherato. Bellavista sosteneva che "(fatti salvi gli Eschimesi)... si è sempre meridionali di qualcuno"!
E, come confutare, geograficamente e perché no fattualmente, in riferimento alla sgangherata... associazione di idee che propone Feltri: 'meridionale= ignorante, grezzo e cafone' questa verità, altro che "fattuale", per mutuare sempre il Feltri pensiero?
Sarebbe interessante dunque sapere (da Feltri) se il teorema, così ardito, possa valere anche per lui Bergamasco, visto con gli occhi - strabici, come sembrano essere idealmente, i suoi - di un Svizzero di Basilea, un Tedesco di Duesseldorf, pur senza scomodare uno Svedese di Malmoe!
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