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Eroi al servizio dello Stato, un ricordo di Paolo Borsellino “La sensazione di essere un sopravvissuto e di trovarmi, come viene ritenuto, in estremo pericolo, è una sensazione che non si disgiunge dal fatto che io credo ancora profondamente nel lavoro che faccio, so che è necessario che lo faccia, so che è necessario che lo facciano tanti altri assieme a me!” [cit. Paolo Borsellino]
19 luglio 2014

MOLFETTA - L'Associazione Eredi della Storia, l'ANCR e la Fondazione ANMIG, ricordano Paolo Borsellino con una nota di Andrea de Gennaro:

"Paolo Borsellino era un uomo. Paolo Borsellino era un magistrato. Paolo Borsellino era un fedele servitore dello Stato. Paolo Borsellino è una idea di onestà, giustizia e trasparenza. Il suo nome è sinonimo di onore, servizio e fiducia. Il suo ricordo è un obbligo per tutti i cittadini retti e irreprensibili. Il suo esempio è un modello di vita.

Paolo Borsellino è stato ucciso dalla mafia il 19 Luglio del 1992, in un periodo buio della storia della Repubblica Italiana. Cinquantasette giorni prima era stato ucciso il suo amico e collega Giovanni Falcone, nella Strage di Capaci. Borsellino è stato assassinato di Domenica, mentre andava ad incontrare la madre, in Via D’Amelio a Palermo. Un’auto carica di tritolo esplose ponendo fine alla sua vita ed a quella della sua scorta: Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

Sono passati ventidue anni da quell’evento tragico che è rimasto scolpito nella memoria degli italiani. Paolo Borsellino è un simbolo per l’intera nazione. La sua azione di magistrato tutta rivolta a combattere il terribile fenomeno della mafia. Il suo impegno ed il suo sacrificio messi a disposizione del bene della collettività. La sua vita immolata sull’altare della Giustizia, in quanto Paolo Borsellino sapeva che sarebbe morto in maniera tragica.

I cittadini ed i civili non lo hanno dimenticato. La speranza è che l’intera classe politica abbia come maestro di virtù e di condotta la voglia e la passione di Paolo Borsellino. Perché lavorare per lo Stato deve essere un onore, non un titolo da sbandierare. Perché dedicarsi agli altri sia servire e far crescere il paese, senza piegarsi alla corruzione o al suo impoverimento. Perché la barbara morte di un eroe non sia un nome da ostentare, bensì condotta comune nell’espletamento della responsabilità civica ed amministrativa.

Molfetta ha dedicato una strada ad eterno ricordo dell’eroe Paolo Borsellino, traversa a quella del suo amico e collega magistrato Giovanni Falcone. Matrice di questo nobile gesto fu l’associazione Eredi della Storia, guidata dal suo consulente storico il prof. Giovanni de Gennaro, che lasciò ai soci un’ampia documentazione in merito. Un gesto commemorativo che sia il volano e la guida per un profondo cambiamento civile del nostro stato. Di una nazione nata e risorta dalle ceneri della Seconda Guerra Mondiale, che ha scelto la Repubblica come forma di governo. Una democrazia libera ed egualitaria che deve rimanere tale, grazie all’impegno di tutti noi.

I membri delle associazioni combattentistiche e d’arma apporranno una corona d’alloro nella strada dedicata al magistrato siciliano".

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"Questa legge studiata ad hoc per il SISTEMA ha salvato il PREGIUDICATO Berlusconi........." Qui mi prudono le mani e, pur sfiorando la pedanteria, sento il dovere e l'obbligo aggiungere: - "Il conte Axel Oxenstierna, cancelliere svedese durante la terribile Guerra dei Trent'anni, parlava con ampia cognizione di causa quando disse: “Renditi conto, figlio mio, che ben poco posto viene lasciato alla saggezza nel sistema con cui è retto il mondo.” Lord Acton, uomo politico inglese del secolo scorso, usava dire che il potere corrompe, e di ciò ormai, siamo perfettamente convinti. Meno consapevoli siamo del fatto che esso alimenta la follia, che la facoltà di comandare spesso ostacola e toglie lucidità alla facoltà di pensare. La perseveranza nell'errore, ecco dove sta il problema. I governanti giustificano con l'impossibilità di fare altrimenti decisioni infelici o sbagliate. Domanda: può un paese scongiurare una simile “stupidità difensiva” come la definì George Orwell, nel fare politica? Altra domanda, conseguente alla prima: è possibile insegnare il mestiere ai governanti? I burocrati sognano promozioni, i loro superiori vogliono un più vasto campo d'azione, i legislatori desiderano essere riconfermati nella carica. Sapendo che ambizione, corruzione e uso delle emozioni sono altrettanto forze di controllo, dovremmo forse, nella nostra ricerca di governanti migliori, sottoporre prima di tutto i candidati a un esame di carattere per controllarne il contenuto di coraggio morale, ovvero, per dirla con Montaigne, di “fermezza e coraggio, due virtù che non l'ambizione ma il discernimento e la ragione possono far germogliare in uno spirito equilibrato.” Forse per avere governi migliori bisogna creare una società dinamica invece che frastornata. Se John Adams aveva ragione, se veramente l'arte di governare “ha fatto pochissimi progressi rispetto a 3000 o 4000 anni fa” non possiamo aspettarci grandi miglioramenti. Possiamo soltanto tirare avanti alla men peggio, come abbiamo fatto finora, attraverso zone di luce vivida e di decadenza, di grandi tentativi e d'ombra.

...alla luce degli ultimissimi eventi il buon Paolo, in presenza di queste immonde "celebrazioni" avrebbe tuonato un sonoro ed eloquente...MINCHIATE!!! L'Italia sta andando in tutt'altra direzione. I fatti dicono che nel 2012, durante il governo Monti, PD e PDL (ora Forza Italia) hanno votato CONGIUNTAMENTE la legge Severino che di fatto ha DEPENALIZZATO la concussione (i comuni cittadini non erano a conoscenza di questo inganno).Questa legge studiata ad hoc per il SISTEMA ha salvato il PREGIUDICATO Berlusconi dal II grado del processo Ruby ( e tanti poltici "minori"). Il risultato dell'abominio sara il placet per le "riforme" congiunte PD-FORZA ITALIA (che trasformeranno l'Italia nella Russia di Putin visto che verrà abolita l'opposizione e i cittadini non potranno cambiare la guida del Paese con il loro voto) e la GRAZIA per Berlusconi ( che sarà "donata" dall'attuale o dal prossimo Presidente della Repubblica). Ma la cosa più grave è che nessun organo di stampa informa i cittadini...quando un ARTICOLO dettagliato su questo argomento???...GAUDIO TOMMASO (biografo di Berlusconi nonchè fine conoscitore delle "cose" di Arcore) , visto che per anni hai ammorbato i lettori di Quindici con i tuoi PISTOLOTTI su Berlusconi perchè taci?? A quando le ultime su Silviuccio "tuo" che maneggia con il PD per il "bene" dell'Italia?? Forse il tuo proverbiale ed ostentato "equilibrio" si è trasformato nella pratica e gozzovigliante REALPOLITIK??? ...gli italiani...solo abili PRESTIGIATORI.

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