Eredi della storia e Anmig Molfetta: la Pasqua all’ombra della storia A.D.2020
MOLFETTA - Passerà alla storia questa Pasqua oscurata da questa tragedia, neanche la II Guerra Mondiale fermò queste tradizioni nella nostra città, le mamme e le spose dei caduti e dei dispersi in guerra si riunivano in preghiera presso la sede dei mutilati e invalidi di guerra per invocare la Madonna affinché facesse tornare sani e salvi i figli alle famiglie.
Con il venerdì di passione e il suo rito della processione del simulacro di Maria Santissima Addolorata e la successiva domenica delle Palme, Molfetta entra decisamente nel vivo dei riti della Settimana santa e della Pasqua. Purtroppo quest’anno sarà una Pasqua insolita e mesta per noi tutti e anche per le associazioni Combattentistiche Eredi Della Storia, ANMIG.
Era consuetudine per i soci, la sera del Mercoledì Santo nella sede di Piazza G. Mazzini 92 allestire il sepolcro con statuine in terracotta, scolpite dallo scultore molfettese Emanuele Mastropasqua e pannelli contenenti fotografie d’epoca della settimana Santa a cura di Franco Dagostino e Biagio Stoia.
Il Giovedì Santo, al termine della solennità della coena domini, le chiese aprivano le porte alla città per sostare davanti al Repositorio e in concomitanza la sede associativa e museale veniva aperta al pubblico che, grazie al concerto di marce funebri che si teneva in piazza G. Mazzini e al clima raccolto i cittadini erano attratti dal sepolcro e dal museo storico.
Il Venerdì Santo al termine della celebrazione in Morte domini rimanendo fedeli alla tradizione locale i soci dell’associazione si raccoglievano in sede e dopo un momento di preghiera e riflessione consumavano il “pizzarello” gentilmente offerto dai presidenti. A tal proposito è bene ricordare una vecchia tradizione ormai in disuso, che vedeva le vedove di guerra fino a qualche anno fa recitare il rosario davanti al sepolcro e successivamente dedite a preparare e offrire i “pizzarelli” ai soci.
La domenica, in occasione della Pasqua del Signore, ci si dava appuntamento in sede per scambiarsi gli auguri.
A malincuore quest’anno l’associazione a causa della pandemia da Covid-19 e per il bene della comunità, non potrà adempiere ai suddetti appuntamenti e invita i soci e i molfettesi a pregare autonomamente per le vittime di questa tragedia e per la pronta guarigione dei contagiati.
I presidenti augurano una serena Pasqua, un caro saluto e un abbraccio alla cittadinanza.