Difesa dell’olio extravergine di oliva italiano, Coldiretti e Confagricoltura Bari-Bat: “Bene l’iniziativa di Megamark, ora altri imprenditori seguano l’esempio”
Il gruppo MEGAMARK ha annunciato oggi una campagna di sostegno all'olio extravergine italiano e pugliese, partendo dalla sospensione nei supermercati DOK e FAMILA della promozione dell'olio comunitario.
"Apprezziamo il gesto del Cavaliere Giovanni Pomarico - commenta il presidente di Confagricoltura Bari-Bat, Michele Lacenere - che dimostra di aver compreso le modalità con cui va valorizzato un prodotto di altissima qualità qual è l’EVO pugliese. La concorrenza del prodotto comunitario, che molto spesso di comunitario ha poco, rischia di deprimere ulteriormente una delle produzioni qualitative che inorgogliscono l’intero comparto agricolo nazionale. Ci auguriamo che l’esempio, virtuoso, che il Cavaliere ha voluto dare, con l’azione commerciale all’interno delle catene DOK e FAMILA, venga seguito presto da altri imprenditori, come lui, interessati al territorio e alla sua economia complessiva".
Apprezzamento anche dalla Coldiretti per la scelta del Gruppo Megamark di sospendere nelle catene di supermercati DOK e Famila le promozioni dell’olio comunitario, per sostenere le vendite dell’olio extravergine di oliva italiano attraverso un battage comunicazionale forte. E’ il commento di Coldiretti Puglia alla decisione del patron del Gruppo Megamark Giovanni Pomarico di sostenere l’economia olivicola pugliese e del Sud.
“E’ un importante segnale culturale e di lungimiranza che segna un percorso nuovo nell’approccio alla promozione dell’olio extravergine di oliva 100% Made in Italy che auspichiamo possa essere emulato anche dagli altri gruppi della grande distribuzione organizzata”, dichiara il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
Accanto alla formula tradizionale del 3×2 ed ai punti a premio – segnala Coldiretti Puglia - si sono moltiplicate e differenziate le proposte delle diverse catene per renderle meno confrontabili tra loro e più appetibili ai clienti, dalle vendite sottocosto che devono seguire regole precise ai buoni spesa. Tra i prodotti alimentari venduti in offerta più frequentemente ci sono quelli simbolo della dieta mediterranea che non possono mancare sulle tavole degli italiani e hanno un effetto calamita sui clienti a partire proprio dall’olio di oliva.
“Le speculazioni in campagna vanno stanate sui banchi di vendita al consumo. In una bottiglia di olio venduta sugli scaffali della grande distribuzione a 2/3 euro è impossibile sia contenuto olio extravergine di oliva perché non coprono neanche i costi di produzione. L’olio extravergine di oliva made in Italy non può essere venduto a meno di 7-8 euro al litro allo scaffale. Bisogna guardare con più attenzione le etichette, acquistare oli sulla cui etichetta è esplicitamente indicato che siano stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di acquistare direttamente da aziende olivicole e frantoiani che fanno della tracciabilità il fiore all’occhiello aziendale”, conclude il presidente Muraglia.