Da Kyoto a Molfetta. La professoressa Naoko Oishi studia la food policy della Città
MOLFETTA - Dagli orti sociali ai menù delle mense scolastiche. Dalla cicoria puntarella alla produzione di olio extravergine di oliva fino alle iniziative attuate nelle scuole di ogni ordine e grado, a cominciare dal nido, per promuovere la sana alimentazione, intercettare eventuali disturbi alimentari, insegnare ai più piccoli che il latte e le carote non nascono nel frigo, creare rapporti intergenerazionali.
La prof.ssa Naoko Oishi, di Ryukoku University di Kyoto in Giappone, ha fatto sosta a Molfetta per raccogliere informazioni sui progetti e sulle iniziative in atto che delineano una visione condivisa sul futuro rapporto della città con il cibo.
Nella sede comunale di Via Martiri di Via Fani ha incontrato alcuni tra i promotori della “rivoluzione alimentare” in atto a Molfetta da qualche anno.
Presenti all’incontro, il sindaco Tommaso Minervini, la dirigente del Settore socialità, Lidia De Leonardis, gli assessori Caterina Roselli, all’ambiente, Anna Capurso, alla socialità, la direttrice del nido comunale, Augustra Elia, Mauro De Ruvo, presidente dell’Associazione Cicoria Puntarella, ormai prossima al riconoscimento Igp, Enza Cocozza, dell’ufficio Città sane, Cinzia De Palma, supervisor del Punto di ascolto sui disturbi alimentari, Sergio Vetrugno, presidente Auser Molfetta.
Ciascuno per il proprio ambito di competenza, i presenti hanno illustrato i progetti che l’amministrazione porta avanti sul tema dell’alimentazione soffermandosi sui risultati finora raggiunti e su quelli che sono gli obiettivi futuri.