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Covid, lungomare vietato anche di giorno a Molfetta. Nuova ordinanza punitiva: una sconfitta per il sindaco e il comandante della polizia locale
22 novembre 2020

 MOLFETTA – Un’ordinanza che rappresenta una sconfitta per il sindaco di Molfetta Tommaso Minervini e per il nuovo comandante della Polizia locale Cosimo Aloia, quella che vieta a partire da ieri, e per ogni week end fino al 3 dicembre, lo stazionamento al lungomare anche la mattina .

L’incapacità o la mancata volontà di sanzionare gli indisciplinati si è risolta col divieto per tutti di fermarsi al lungomare, anche rispettando le regole di sicurezza anti Covid? Troppo facile e troppo comodo.

Ma ci chiediamo chi vigilerà sul rispetto di questa ordinanza, che limita ancora di più la libertà dei cittadini? La stessa polizia locale che non è riuscita a sanzionare gli assembramenti?

Il comandante Aloia aveva bisogno dell’ordinanza di divieto anche la mattina per sanzionare gli assembramenti, comunque vietati?

Dopo i Velo-ok per controllare l’eccesso di velocità (a proposito, come mai non sono stati collocati proprio al lungomare dove il limite di velocità viene violato sistematicamente da pirati della strada che girano anche con le autoradio a tutto volume?), ora ci inventiamo un’ordinanza da coprifuoco anche la mattina.

Per operare, la Polizia locale che altro si deve inventare? Magari, diciamo per assurdo, anche la dotazione delle armi per dare agli agenti quella (falsa) sicurezza che ancora manca per esercitare la loro legittima autorità di polizia? Sarebbe un’altra enorme sciocchezza, un nuovo spreco di soldi pubblici con risultati zero e rischi molto alti.

Ricordiamo che la polizia locale inglese (i famosi “bobbies”) è disarmata e riesce a farsi rispettare e certamente Molfetta non può paragonarsi a Londra e alle grandi città britanniche. Le armi vengono autorizzate solo in caso di lotta al terrorismo. E non crediamo che a Molfetta un gruppo di ragazzi assembrati sul lungomare siano paragonabili ai terroristi.

La nostra è soltanto una ipotesi, sicuramente non reale, ma serve a dare l’idea che per esercitare l’autorità non serve un’ordinanza, come non servirebbe un’arma, occorre, invece, quell’autorevolezza che la polizia locale non è riuscita a conquistare negli anni e che – come abbiamo suggerito allo stesso comandante Aloia in una conferenza stampa – dovrebbe essere il primo obiettivo da perseguire da parte di chi vuole dare una svolta all’organizzazione della polizia locale. Non basta fare le multe per divieto di sosta o per superamento, anche di pochi chilometri del limite di velocità, in una città senza regole, dove per anni si è diffusa l’idea del “liberi tutti”. Non basta vietare gli assembramenti in centro, quando poi vengono fatti in periferia, senza nessun controllo. Ritrovare la fiducia dei cittadini, che oggi manca, è la prima strada per raggiungere l’autorevolezza, che viene prima dell’autorità.

In una situazione di grave emergenza, come l’attuale pandemia Covid, ci sono delle priorità che vanno tenute presenti: non è possibile per sanzionare qualcuno, colpire tutti indistintamente. Ogni limite della libertà, anche giusto in questo momento, non deve essere generalizzato. Vanno fatti provvedimenti mirati. Tra l’altro, la storia insegna, che più numerosi sono i divieti, maggiori sono le trasgressioni, dovute spesso allo stato di necessità e al desiderio di libertà.

I saggi latini insegnavano: est modus in rebus (esiste una misura nelle cose).

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