Recupero Password
Corsa a quattro per la carica di sindaco POLITICA
15 aprile 2006

Saranno quattro, salvo novità dell'ultima ora, i candidati per la carica di sindaco. A Lillino di Gioia, indicato dal centrosinistra già da tempo, si sono aggiunti Tommaso Minervini, Antonio Azzollini e infine Matteo d'Ingeo. TOMMASO MINERVINI, IL “GIÀ SINDACO” Si ricandida Tommaso Minervini, dopo aver più volte ribadito di volersi far da parte, ci ripensa e rilancia la sua idea di progetto civico, mettendo su una coalizione composita cui lui stesso deve avere qualche difficoltà a dare un'identità politica, se in uno degli sms che sono diventati il suo modo di comunicare alla stampa, parla della necessità di “scompaginare i poli, superare le barriere”. Ne dovrebbero far parte, e il condizionale in questo caso è d'obbligo, visto che la campagna acquisti è in corso, il Pri, “Città per Tutti”, “Molfetta che vogliamo”, due o tre liste civiche, probabilmente anche l'Udc, che abbandonerebbe così la CdL ed Azzollini, forse anche i “Socialisti autonomisti” e Psdi, che pure avevano partecipato alle primarie del centro sinistra, ma che non hanno visto soddisfatta la loro richiesta di abolizione dello sbarramento“antiriciclati”. Alle elezioni per il rinnovo del Parlamento, però, di progetto civico non v'era traccia, e anche se non è dato sapere cosa abbia fatto l'ex sindaco nel segreto della cabina elettorale, rimangono i fatti, e cioè prima il suo sbilanciamento per il voto ad Azzollini, poi, consumato il divorzio, la candidatura di Titti Lioce, coordinatrice della sua “Città per tutti”, per il “Movimento dell'Autonomia”, collegato alla Lega Nord. Scelta politiche fatta in piena autonomia, ma è stravagante che il responsabile della lista del sindaco che vuole andare oltre i poli, scelga di candidarsi all'interno di uno di essi. Nei fatti, alla sua presunta nuova visione della città e della politica, corrisponde una sorta di creatura posticcia, che ha un suo Frankestein, Franco Visaggio, che raccatta sia i partiti che non intendono ripetere l'esperienza con Azzollini, sia i personaggi dotati di pacchetti di voti che, transfughi dalle liste dove sono stati eletti, cercano ora una nuova collocazione, passando disinvoltamente da un partito e da uno schieramento all'altro, rendendo difficoltoso coglierne la collocazione attuale o ricostruirne la storia politica. Personaggi a cui dovrà essere assicurata, in caso di vittoria, l'adeguata visibilità, con il risultato che Tommaso Minervini si ritroverebbe, qualora eletto, ad essere sottoposto a mille pressioni come sembra, a cogliere certi suoi commenti amari fatti a taccuini chiusi, sia accaduto nei cinque anni conclusi ingloriosamente. IL GIÀ SENATORE, ASPIRANTE SINDACO Vista la defezione di Tommaso Minervini, al senatore di Forza Italia, Antonio Azzollini, (nella foto) non è restato che seguire l'esempio del suo capo e scendere in campo, sostenuto da Forza Italia, An, “Molfetta prima di tutto”, Nuova Dd e Fiamma Tricolore, anche se non si escludono altri arrivi. Sarà lui, quindi, il candidato sindaco della Casa delle Libertà, e l'avversario da combattere a quanto pare è proprio l'ex alleato: “Le parole non possono nascondere la realtà - ha affermato - per questo dico che il termine civicità non basta ad occultare quella che è solo una operazione trasformistica”. Un certo scalpore hanno destato, poi, le rivelazioni fatte da Azzollini nella manifestazione in cui ha reso nota la candidatura, su dettagli poco noti della attività amministrativa di questi anni, evidenziando una certa approssimazione nella redazione degli atti che venivano portati in giunta, smontando il mito del Tommaso Minervini “buon amministratore”. Azzollini ha voluto, inoltre, rivendicare con forza ed orgoglio che “l'amministrazione comunale di Tommaso Minervini ha potuto governare solo grazie al contributo irrinunciabile e determinante di Forza Italia e di An, senza del quale non sarebbe andata lontano”. Sulla questione relativa alla possibilità che Azzollini ricopra il doppio ruolo di senatore e di sindaco della città, il diretto interessato ha risposto: “Continuerò a svolgere il mio ruolo di senatore e, se sarò eletto, farò anche il sindaco lavorando, come mio solito, anche di notte. Tornerò da Roma il giovedì notte e lavorerò il venerdì, il sabato e la domenica”. Insomma, Molfetta si dovrebbe accontentare di sindaco part-time. MATTEO D'INGEO PER IL “LIBERATORIO” Sarà Matteo d'Ingeo il candidato sindaco del “Liberatorio politico”, nato sull'onda dello scontento per la vittoria di Lillino di Gioia alle primarie del centro sinistra, ma che punta a un rinnovamento globale del modo di far politica a livello cittadino. Scegliere il proprio candidato non è stato facile neppure per questa formazione atipica, in cui si coagulano diverse anime, esponenti dell'associazionismo, del volontariato, tesserati, neofiti della politica, uniti dalla volontà di cambiare, soprattutto la metodologia, mirando alla partecipazione attiva dei cittadini, al loro protagonismo nelle decisioni sul futuro della città. La convergenza sul nome di Matteo d'Ingeo non è stata scontata e indolore. Gli aderenti al “Liberatorio” si sono spaccati sulla decisione stessa di arrivare alla presentazione di una lista per la competizione elettorale, per molti sarebbe stato più opportuno che il movimento rimanesse un luogo di confronto e di elaborazione progettuale, ma soprattutto sul nome del candidato. La rosa si sarebbe chiusa ad Antonio Campo e Matteo d'Ingeo, con una sorta di primarie interne che hanno registrato una riunione una sostanziale parità di preferenze fra i due, fino a che Antonio Campo ha deciso di fare un passo indietro, anzi, due, visto che lui e il gruppo che l'ha sostenuto non si sono presentati alla manifestazione dove è stato dato l'annuncio della candidatura di D'Ingeo, a sottintendere un certo disimpegno. LILLINO DI GIOIA E IL CODICE ETICO Lillino di Gioia, per qualche mese unico candidato certo, si misura adesso con i suoi avversari. Drastico il giudizio sull'ex sindaco: “La nostra è la coalizione di centro sinistra, dall'altra parte un guazzabuglio, frutto – ha affermato Di Gioia durante una conferenza stampa – di una guerra fratricida che non preclude a nulla di buono per la città”. In quanto al sen. Azzollini, sarebbe andato “oltre le righe” quando ha ritenuto, da senatore, di poter ambire a fare anche il sindaco, ma per Di Gioia questa città non accetterà di essere governata da chi concentrerebbe nelle sue mani “il potere economico, politico ed amministrativo”. Matteo d'Ingeo è stato liquidato con una battuta: “Questa quarta candidatura la ignoro e continuerò ad ignorarla”. Per Di Gioia i problemi vengono ancora dall'interno della coalizione. Soprattutto da alcune spinte a ritoccare il Codice etico e nello specifico ad ammorbidire la norma, che più volte abbiamo definito “antiriciclati”, per cui nessuno che abbia avuto incarichi amministrativi con Tommaso Minervini può candidarsi o aspirare ad aver incarichi con il centro sinistra. Richieste in tal senso sono arrivate da Psdi e “Socialisti autonomisti “, in una riunione voluta proprio da questi partiti sarebbe stato esibito un documento con cui tutti i segretari provinciali dei partiti di centro sinistra, tranne quello dei Ds, chiederebbero alle segreterie cittadine di essere, come dire, meno rigide. Ma, al di là di quel che le segreterie provinciali possono auspicare, il centro sinistra a Molfetta continua a ribadire che le regole del gioco non si cambiano. Lo ha riaffermato lo stesso candidato sindaco Di Gioia: “Il Codice etico fino ad ora è stato pienamente rispettato e la coalizione continuerà a farlo rispettare”.
Autore: Lella Salvemini
Nominativo
Email
Messaggio
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet