Con l'accensione del grande falò Molfetta conclude le celebrazioni per San Corrado
MOLFETTA – La città ha celebrato, come di consueto, la festa di San Corrado “du vierne”. Sono due, infatti, le feste dedicate a San Corrado: il 9 febbraio, giorno in cui ricorre l’anniversario della traslazione delle reliquie del santo bavarese dalla località Grotticella di Modugno a Molfetta, e in luglio, quando si ricorda la traslazione delle reliquie dall’antica cattedrale, oggi Duomo San Corrado (10 luglio 1785).
Per la verità, i festeggiamenti sono iniziati già dalla vigilia, con l’accensione di diversi falò a cura di alcune parrocchie. La mattinata i ieri, 9 febbraio, ha visto le strade animarsi grazie al giro della Bassa Musica “Città di Molfetta” mentre in Cattedrale si tenevano le Celebrazioni Eucaristiche.
Alle 19 è stato celebrato il Solenne Pontificale, presieduto dal vescovo Mons. Domenico Cornacchia, al quale hanno preso parte il Capitolo Cattedrale, il clero, le autorità civili e militari, con il vicesindaco Nicola Piergiovanni in primis, il Comitato Feste Patronali di Molfetta, le delegazioni degli ordini cavallereschi, delle confraternite, del Comitato Feste Patronali – Ruvo di Puglia e Festa Maggiore Terlizzi nonché dell’Associazione Marinai d’Italia e dell’Associazione Molfettesi nel Mondo.
Il vescovo ha esortato a mostrare alle nuove generazioni esempi di scelte radicali, quali quelle dello stesso San Corrado, di Pier Giorgio Frassati, di Carlo Acutis ed ha richiamato i messaggi del Papa, in particolare l’invito alla speranza.
Al termine della Santa Messa ha elogiato la Cappella Musicale Corradiana, diretta dal m° Antonio Magarelli, per aver solennemente animato la celebrazione.
I festeggiamenti sono stati conclusi dall’accensione del grande falò, curato dal Comitato Feste Patronali di Molfetta, i cui soci hanno provveduto anche alla tradizionale distribuzione di sacchetti di legumi arrostiti.
La grande partecipazione di fedeli, favorita anche dalla giornata festiva, ha testimoniato l’attaccamento a San Corrado, Patrono di Molfetta e della Diocesi, e alle nostre tradizioni, autentico patrimonio culturale immateriale della nostra città.
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Autore: Isabella de Pinto
