Come parcheggiare con modica spesa in centro
“Che fai, non metti il grattino?”.
“No, così lascio parcheggiata l'auto quanto voglio, male che vada, pago la multa di un euro e venti”.
“Che dici?”.
“Guarda che io spesso faccio così”.
Conversazione davvero avvenuta, uno di quei casi fortuiti che porta il cronista a scoprire strani risvolti della sua città e delle regole che la governano.
Perché succede anche questo a Molfetta, i cui abitanti amano tanto la macchina e assai poco andare a piedi o – dio non voglia! – servirsi dei mezzi pubblici.
Soprattutto coloro che abitano in centro o che debbono recarcisi per necessità varie, hanno trovato un escamotage per aggirare la necessità di munirsi di uno o più grattini.
Supponiamo che debbano lasciare la macchina per un tempo variabile o che sappiano già a priori di dover sostare per una o due ore, non si pongono troppi problemi. La mollano lì, in Via Felice Cavallotti o in prossimità stessa della sede dei Vigili Urbani.
Può anche andare loro bene, cioè che nessuno li scopra e quindi di aver goduto gratis di un comodo parcheggio. È abbastanza probabile che un addetto individui l'assenza del necessario grattino, in quel caso lascerà sotto il tergicristallo un preavviso di accertamento pari a 1,20 euro, che sarebbero la somma dei 60 centesimi di euro del costo del grattino, più altri 0,60 di, chiamiamola così, multa. Unica incombenza che rimarrà al furbo automobilista, quella di pagare il suo euro e venti entro tre giorni lavorativi presso la sede dei vigili, altrimenti scatta la multa vera, 21 euro, più 8,90 euro di spese postali.
A rigor di logica, se l'addetto passasse dopo un po' e vedesse la stessa auto cui ha lasciato l'avviso di pagamento sempre ferma senza grattino, dovrebbe comminarne un altro, nei fatti questo non avviene mai, come alcuni hanno scoperto, decidendo si approfittarne per i loro comodi.
Tutto ciò riviene da un decreto sindacale risalente alla precedente amministrazione.
I furbi, quelli esistono da sempre.