Celebrato il Molfetta day, festa degli emigranti che ritornano
da sinistra: assessore Caterina Roselli, assessore Anna Capurso, don Raffaele Tatulli, il sindaco Tommaso Minervini, assessore Carmela Minuto, il vicepresidente dell’Associazione Molfettesi nel Mondo Franco Pansini
MOLFETTA – Si è rinnovato l’appuntamento clou del 42° convegno promosso dell’Associazione Molfettesi nel Mondo: il Molfetta Day.
Ogni anno il 9 settembre è dedicato ai molfettesi che, alla ricerca di un futuro migliore, hanno lasciato la città d'origine e che tornano a Molfetta in occasione della festa della Madonna dei Martiri. La manifestazione, istituita ben venti anni fa, prevede la deposizione di una corona d’alloro dinanzi alla statua di Simon Bolivar, collocata nella villa comunale, e la convocazione di un Consiglio comunale straordinario.
All’incontro istituzionale hanno preso parte anche il Comandante Compagnia Carabinieri Cap. Francesco Iodice, il Tenente di Vascello (C.P.) Michele Torraccia, in rappresentanza della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, il Luogotenente C.S. Michele Pizzo, in rappresentanza della Compagnia Guardia di Finanza, il Comandante Stazione Carabinieri Luogotenente C.S. Pietro Tempesta e il Commissario Polizia Locale Adele Minnone. L’iniziativa ha la finalità di celebrare con orgoglio i molfettesi sparsi nel mondo che, con il loro lavoro, il loro impegno, la loro cultura hanno contribuito allo sviluppo di Molfetta.
Carmela Minuto, assessore alle Attività produttive con delega ai Molfettesi nel Mondo, ha tenuto a evidenziare come il legame con Molfetta si evidenzi, nelle comunità presenti in ogni parte del mondo, proprio con la celebrazione della Madonna dei Martiri e ha esortato i presenti a portare ovunque messaggi di pace.
Il vicepresidente dell’Associazione Molfettesi nel Mondo Franco Pansini ha ripercorso la storia del sodalizio, fondato nel 1981; sodalizio che oggi conta circa ottomila followers. Elemento di novità, infatti, è il costante collegamento anche attraverso i social e i nuovi mezzi di comunicazione, a partire dalle dirette streaming di incontri e manifestazioni che, nonostante le difficoltà create dai diversi fusi orari, riscuotono sempre grande attenzione.
Un altro elemento interessante è il coinvolgimento dei giovani, non solo emigrati di terza o quarta generazione ma anche coloro che hanno lasciato la città per studio o per maggiori occasioni di carriera.
Il dibattito è proseguito con gli interventi dei consiglieri di opposizione Mauro Binetti e Domenico Gagliardi, e della consigliera di maggioranza Elena Ginosa.
Unanimi, sia pure con articolazioni differenti, i temi degli interventi, incentrati sull’importanza dei legami con le origini da custodire e rafforzare, senza dimenticare l’apertura verso coloro che, invece, giungono nel nostro Paese alla ricerca di libertà e di un futuro migliore.
Don Raffaele Tatulli, vicario del vescovo Mons. Domenico Cornacchia, ha ricordato il viaggio compiuto con don Tonino Bello per incontrare i pugliesi in Argentina e quanto i molfettesi desiderassero rivedere la città d’origine ma ne fossero impossibilitati a causa della situazione socio-politica ed economica dell’Argentina del tempo.
Sulla festa della Madonna dei Martiri, che viene celebrata in tante parti del mondo proprio grazie ai nostri concittadini, si è soffermato il sindaco Tommaso Minervini, rimarcando come la tradizione, che viene tramandata da generazioni a generazioni, che supera età e categorie professionali, crei l’identità collettiva, che va custodita, facendola vivere e trasmettendola.
Nel corso del Consiglio comunale è stato proiettato un video con diverse testimonianze di molfettesi residenti negli USA e nel Venezuela.
Sono stati, infine, consegnati attestati ai rappresentanti delle diverse comunità che hanno preso parte al convegno: Domenico Norrito (Venezuela), Francesco De Palma (Germania), Raffaella De Dato (Argentina), Irene Minervini, sua figlia Gina Long, la sorella Sabina Cook e un’amica Rosmary Hudak (USA), Dora e Gino Facchini (Australia), Marco De Biase (Padova), Ignazio Mastropasqua (Venezuela) e Raffaella de Virgilio (figlia del già presidente dell’Associazione Molfettesi nel Mondo Marco Vito De Virgilio).
@Riproduzione riservata
Autore: Isabella de Pinto