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Bonifici bancari: maggiore sicurezza, più velocità, meno costi… utopia o realtà? Da ieri in vigore nuove regole per l'Iban
10 ottobre 2025

 Il 9 ottobre è una data molto importante per il sistema dei pagamenti europeo  e per tutti gli operatori  che lo utilizzano, a qualsivoglia titolo; infatti, da oggi entra pienamente in vigore il regolamento UE 2024/886, Instant Payments Regulation (IPR), il cui intento principale è rendere sicuri e trasparenti i pagamenti tramite operatori professionali e piattaforme pubbliche, ridurre l’impatto negativo di errori e disfunzioni, presidiare il rischio di operazioni fraudolente e truffe, sempre più pervasive e subdole, nonché tecnicamente raffinate.

 A partire dal 9 ottobre 2025, tutte le banche e tutti i prestatori di servizi di pagamento dell’area SEPA[1] (mercato dei pagamenti in euro, di cui fanno parte tutti i paesi che lo adottano come valuta ufficiale, nonché altri, ricadenti nell’area geografica allargata[2]) sono tenuti ad applicare tra l’altro, il sistema di verifica di corrispondenza del beneficiario (VoP – Verification of Payee) per ogni bonifico, sia ordinario che istantaneo.

 La VoP è un controllo automatico che confronta il nome del beneficiario inserito dal cliente con l’intestazione effettiva del conto associato all’IBAN. Il sistema restituisce immediatamente, in tempo reale e prima che venga data l’autorizzazione al pagamento[3] uno dei seguenti esiti:

  • Corrispondenza: il nome coincide con l’intestatario del conto; il bonifico può essere autorizzato.
  • Corrispondenza parziale: il nome presenta somiglianze ma non è perfettamente coincidente (es. Sergio Magarelli vs Magarelli Sergio e figli snc); il cliente riceve un avviso e può decidere se procedere.
  • Mancata corrispondenza: il nome non coincide; il cliente viene avvisato e può scegliere se correggere i dati o confermare comunque l’operazione.
  • Verifica non disponibile: il conto è chiuso, bloccato o non verificabile; il bonifico (e qualunque altra operazione) non può essere eseguito.
 In presenza di un warning di corrispondenza parziale o mancata corrispondenza, l’ordinante può optare per:

  • Interrompere l’operazione e verificare i dati del beneficiario.
  • Contattare il destinatario per confermare se l’intestazione (o l’IBAN) sia corretta.
  • Procedere comunque, assumendosi la responsabilità dell’invio.
 E’ bene sottolineare che nel caso sub 3), la banca non sarà responsabile per eventuali errori o frodi.

 Un’altra importante previsione, già in vigore da inizio anno, che va sempre nella direzione di valorizzare il sistema dei pagamenti europeo e rendere neutra la scelta del mezzo di pagamento, è quella di aver parificato i costi di commissione che gli operatori possono applicare per la esecuzione sia di bonifici ordinari che istantanei, qualsiasi sia il canale utilizzato (app, home banking, sportello, API aziendali), per ogni  tipo di bonifico richiesto, anche programmato o “fiscale”, purchè SEPA, e qualsivoglia sia l’importo.

 E’ di palmare evidenza come sia in tale sistema di importanza cruciale la possibilità di effettuare tempestivamente ed efficacemente la verifica di corrispondenza, nonché la certezza dell’invio e della disponibilità da parte dell’ordinante dei warning prodotti dai processi operativi.

La banca deve implementare un sistema VoP che fornisca un feedback chiaro e tempestivo all’ordinante; il messaggio di alert deve essere visibile, comprensibile e non eludibile (es. pop-up, schermata di conferma, messaggio bloccante); tuttavia, non è richiesto che la banca certifichi che il cliente abbia letto e compreso l’avviso: l’obbligo è di messa a disposizione, non di ricezione garantita.

In questi casi, così come per l’interruzione del collegamento temporanea, la registrazione di ogni step della procedura e ogni ulteriore accorgimento di attenzione posto in essere (anche con utilizzo di sistemi esperti e di intelligenza artificiale) entra nella sfera dei comportamenti opportuni e di sostanziale tutela del cliente, che però non può e non deve essere privato di ogni responsabilità e dovere di cautela.

Questo serve ad evitare atteggiamenti di moral hazard, ma anche a mantenere responsabile, informata e consapevole l’autonomia del cliente, che è il primo difensore dei propri interessi, sempre meritevole di tutela, non di tutoraggio.

 Sergio Magarelli

© Riproduzione riservata

[1] Il Sistema di pagamenti in euro Sepa può utilizzare per i pagamenti internazionali il protocollo di messaggistica SWIFT (Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication), che è valido in tutto il mondo e con qualsiasi valuta e per transazioni che riguardano, oltre ai bonifici, anche cambi, titoli e finanza.

[2] Per questi ultimi paesi le previsioni del regolamento entreranno in vigore nel 2027

[3] Com’è ovvia, questa regola è assolutamente indispensabile per i bonifici istantanei, che sono effettuabili sempre (anche a banche chiuse) e vengono eseguiti in media in 10 secondi; quindi, una volta confermati, sono irrevocabili.

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