Bene gli eventi nel centro storico, ma ai residenti chi pensa. Un’alternativa possibile: un lettore scrive a “Quindici”
MOLFETTA – Bene gli eventi nel centro storico, ma ai residenti chi pensa? Un lettore scrive a “Quindici”: «La notizia del corteo storico "Reginae Martyrum" a Molfetta è meritevole di apprezzamento per il suo valore culturale e tradizionale. Eventi come questo non solo arricchiscono il tessuto sociale della città, ma permettono anche di mantenere vive le tradizioni e la storia locale, coinvolgendo i cittadini in un momento di celebrazione collettiva.
Tuttavia, è importante considerare i disagi che tali manifestazioni possono arrecare, specialmente per quanto riguarda la circolazione stradale e i parcheggi. I residenti, in particolare, si trovano spesso a dover fare i conti con difficoltà non indifferenti. Durante le vacanze, molti lasciano l’auto parcheggiata sotto casa e, al loro ritorno, potrebbero trovarla rimossa, con una multa salata da pagare e ulteriori costi per il deposito.
Questo non solo rappresenta un problema economico, ma crea anche un disagio significativo, specialmente considerando la cronica mancanza di parcheggi a Molfetta. In una città già afflitta da problematiche legate alla sosta, spostare migliaia di auto per un evento, seppur importante, può generare frustrazione e malcontento tra i residenti. Questi ultimi, anziché vivere il corteo come un momento di festa, rischiano di percepirlo come un ulteriore problema da affrontare.
Un'idea potrebbe essere quella di spostare tali manifestazioni nella zona nuova di Molfetta, il nuovo centro, che per certi versi è stato finora abbandonato. Le strade più ampie e la maggiore disponibilità di parcheggi renderebbero più agevole l'organizzazione di questi eventi, senza il bisogno di rimuovere le auto dei residenti. Inoltre, sarebbe un’occasione per rivitalizzare queste aree, offrendo loro la visibilità e l’attenzione che meritano. Così facendo, si garantirebbe un'esperienza positiva sia per chi partecipa all'evento, sia per chi vive quotidianamente la città».
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