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Bandiera blu ancora una volta a Bisceglie, per Molfetta solo bandiera nera (sporcizia) e rossa (vergogna). Un lettore scrive a “Quindici”
15 maggio 2022

MOLFETTA – Un lettore scrive a “Quindici” alcune considerazioni sulla classifica delle bandiere blu che ancora una volta vedono esclusa Molfetta e inserita la vicina Bisceglie.

«Caro Direttore,
ho letto su qualche sito locale il dispiacere per la mancata concessione della bandiera blu al mare di Molfetta, mentre la vicina Bisceglie (le allego alcune foto delle spiagge biscegliesi) l’ha ottenuta per la seconda volta battendo anche località più rinomate come Otranto e le Tremiti.
Evidentemente chi ha scritto quell’articolo non vive a Molfetta ed è anche ignorante in materia, non sapendo che oltre al mare pulito, per ottenere il prestigioso riconoscimento, è necessario avere altri requisiti come la salvaguardia ambientale e la gestione dei rifiuti, la presenza di aree pedonali, piste ciclabili, aree verdi, servizi in spiaggia, l'abbattimento delle barriere architettoniche, corsi d'educazione ambientale, strutture alberghiere, servizi d'utilità pubblica sanitaria, informazioni turistiche, le attività istituzionali e infine la pesca sostenibile.
Ma a parte la pessima qualità delle acque (basti considerare l’aria maleodorante di fogna che ancora oggi si respira a periodi sul lungomare altezza ex Cattolica Popolare), la salvaguardia ambientale e la gestione dei rifiuti è da vergogna, forse dovrebbero darci la bandiera nera per la sporcizia e l’incapacità gestionale; inesistente la presenza di aree pedonali; le piste ciclabili? Per i cani o per i corridori della domenica (uno spreco di soldi); aree verdi? Chi le ha viste?; barriere architettoniche? E che sono? chiedono i nostri amministratori. Ma se le anche gli scivoli per i disabili sui marciapiedi cittadini, oltre ad essere realizzati male perché troppo alti, sono quasi sempre occupati da automobili, ignorate dalla polizia locale (al lungomare ad esempio)?
Lasciando perdere i corsi d’educazione ambientale: sarebbe chiedere troppo, mi sa dire lei, Direttore, dove sono le strutture alberghiere? Si è perfino trasformato l’ex Hotel Tritone non si sa ancora in che cosa, ma non certamente in albergo (non dimentichiamo il sequestro dello stesso nell’operazione “Mani sulla città”). E che dire dell’Hotel Garden, anch’esso chiuso e pronto ad essere demolito per fare spazio a nuovi edifici, nuovi appartamenti, nuovo cemento.

Dobbiamo parlare dei servizi d'utilità pubblica sanitaria, di informazioni turistiche, di attività istituzionali e infine della pesca sostenibile? Meglio stendere un velo pietoso e continuare ad illuderci sulla città smart, rimasto uno sfortunato slogan elettorale.

Per fortuna ci sono i volontari che puliscono le poche spiagge libere esistenti, mentre a Bisceglie è l’azienda municipalizzata che ogni mattina invia squadre di operatori a pulire la spiaggia a disinfettare i marciapiedi e a bonificare perfino le strade. Onore al merito. Ma se i nostri amministratori sono incapaci, perché non vanno a scuola da quelli biscegliesi? Con un po’ di umiltà e meno presunzione, ne ricaverebbero utili indicazioni per migliorare la situazione cittadina.

Solo dopo Molfetta potrebbe candidarsi alla bandiera blu, per ora deve accontentarsi di quella nera per la sporcizia e di quella rossa per la vergogna».

Non possiamo che essere d’accordo con il nostro lettore. Ogni commento è superfluo, soprattutto perché anche noi siamo rossi di vergogna per la qualità della nostra classe dirigente che fra un mese andiamo a rinnovare, con l’elezione del sindaco e del consiglio comunale il 12 giugno.

Per completare l’informazione ricordiamo che la Liguria resta prima fra le regioni seguita da Campania, Toscana e Puglia.
Oltre a Bisceglie, nella Bat troviamo Margherita di Savoia, mentre in provincia di Bari resistono Polignano a mare e Monopoli:

Si registrano con tre nuovi ingressi nella classifica pugliese: Castro, Rodi Garganico e Ugento mentre le due uscite sono le isole Tremiti e Otranto.
Ecco le altre bandiere blu: Rodi Garganico, Peschici, Zapponeta (provincia di Foggia); Fasano, Ostuni e Carovigno (in provincia di Brindisi); Castellaneta, Maruggio e Ginosa (in provincia di Taranto); Melendugno, Castro, Salve, Ugento e Nardò (in provincia di Lecce).

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