Recupero Password
Baby gang in azione a Molfetta: colpi notturni in aria e scacciacani puntate con spari a salve verso anziani. Cittadini spaventati
20 ottobre 2025

 MOLFETTA – Considerare come una bravata o una ragazzata gli spari in aria (per fortuna a salve) di ieri sera a Molfetta da parte di due ragazzi in via Amente su un monopattino elettrico e di un altro che punta una scacciacani, esplodendo colpi verso un anziano, significa, ancora una volta sottovalutare la gravità della situazione delle baby gang in città. Accade anche questo a Molfetta e la “bravata” finisce sui social e sui telefonini suscitando reazioni di spavento e di preoccupazione.

Due ragazzi che corrono su un monopattino per le strade della città, sparando in aria colpi di pistola scacciacani a salve è una cosa che può passare sotto silenzio? Stesso discorso di chi gioca a fare il killer spaventando gli anziani è un fatto irrilevante? Vantarsene è normale?

Il terzo episodio riguarda un giovane invita più volte inutilmente qualcuno ad uscire dal balcone, in via Poggioreale, nella 167, e poi spara due colpi, anche questi sembrano a salve.
Pur volendo tralasciare l’aspetto penale, la cui valutazione spetta a carabinieri ed eventualmente giudici, sul piano del clima da teppismo diffuso, dal vandalismo senza ragione, dalle intimidazioni verso sconosciuti, solo per sentirsi spavaldi, ci sarebbe molto da dire. Un gioco, potrebbe dire qualcuno? Può darsi, ma è un gioco che non piace ai cittadini, anzi li angoscia.

Qualche riflessione va fatta anche sul piano della politica: quanto è stata distratta o ha sottovalutato l’allarme sicurezza? Cosa si è fatto per arginare un fenomeno in crescita, al di là di qualche dibattito o di qualche comunicato di condanna?

Si dice: è il clima dei nostri tempi, avviene in tutte le città e non possiamo farci nulla, mitridatizzando il fenomeno, mentre il veleno si annida in una comunità che appare sempre più spaventata. E i genitori? Hanno abdicato al loro ruolo educativo, come confermano i fenomeni di bullismo a scuola, dove vengono aggrediti verbalmente anche i docenti.

E se invece di bravate questi fenomeni siano una sorta di tirocinio o di formazione per qualcosa di più serio?
Senza enfatizzare questi episodi, occorre però vigilare e prevenire da un lato e creare una cultura della legalità dall’altro, uno cosa che in questi ultimi anni è mancata in una città che si è abituata a tutto: dalle amministrazioni inefficienti alla crescita della microcriminalità.

Ignorare sarebbe colpevole.

© Riproduzione riservata

 

Nominativo
Email
Messaggio
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet