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Applauditissima Lucia di Lammermoor con Alter Chorus Il capolavoro di Donizetti all’ANEB nel 25°anniversario dell’Associazione
15 novembre 2022

La sezione molfettese dell’ANEB, l’Associazione Nazionale Educatori Benemeriti, è stata sempre auspice di interessanti e pregevoli iniziative culturali. E non si è smentita nemmeno questa volta, a maggior ragione nell’anno in cui celebra i venticinque anni dalla sua fondazione, organizzando una esecuzione in forma di concerto della Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti, tenutasi presso l’auditorium della parrocchia del Cuore Immacolato di Maria nella serata della scorsa dome- nica 23 ottobre. Una bella sfida la scelta di questo ca- polavoro del melodramma romantico, musicato dal compositore bergamasco nel 1835 su libretto del drammaturgo napoletano Salvadore Cammarano, trat- to dal romanzo The bride of Lammermo- or (La sposa di Lammermoor) di Walter Scott, una storia d’amore, di tradimen- ti, di lotte politiche intestine tra dinastie ambientata nella Scozia del XVI secolo. Parliamo di un melodramma non esat- tamente annoverabile tra i titoli di rou- tine, stante la peculiare impervietà della partitura che richiede interpreti decisamente all’altezza. Una sfida che la prof.ssa Anna Abbattista, storica socia dell’ANEB e organizzatrice degli eventi musicali associativi, ha senza dubbio vinto, affidandosi alla esperienza, alla passione e alla competenza del prof. Antonio Allegretta, direttore musicale del concerto, il quale ha chiamato a raccolta il suo Alter Chorus insieme a quanto di meglio ha da offrire il nostro territorio in termini di talenti musicali, a cominciare dal M° Emanuele Petruzzel- la, pregiatissimo e abile pianista capace di adattare in maniera sartoriale l’accom- pagnamento musicale assecondandolo in base alla sensibilità interpretativa di cia- scuno degli esecutori. Di gran vaglia il cast solistico, apprez- zabile anche da un punto di vista tea- trale, poiché capace di offrire, ancorché stretto tra leggii e sedie, deliziosi cenni scenici che hanno reso più godibile una esecuzione altrimenti destinata a rima- nere statica da questo punto di vista. Il soprano Marilena Gaudio, grazie alle sue notevoli doti tecniche vocali e a quella capacità di introspezione psicolo- gica del personaggio che le sono proprie, ha disegnato in maniera mirabile il title role, una figura femminile emblematica quale è miss Lucia Ashton, donna inna- morata di sir Edgardo di Ravesnwood e a cui rimane fedele fino a quando non è spinta con l’inganno dal fratello lord Enrico Ashton, nemico giurato del suo Edgardo, a credersi abbandonata e quindi a cedere a un matrimonio di convenienza con lord Arturo Bucklaw. Un lavoro quello di Gaudio che inizia dallo schiarire il suo timbro ambrato per conferire al personaggio, nel corso di esplosioni di voce e sofferti filati, quell’aurea virginea che il ruolo impone, quello di una donna innocente che cerca invano di ribellarsi a una vita progettata e combinata da altri fino a quando non trova l’unica via di fuga in un raptus di follia che la spinge ad accoltellare il suo sposo durante la prima notte di nozze. E siamo al culmine emotivo dell’opera, a quell’iconica scena della pazzia fatta di funamboliche colorature e serrati dialo- ghi con l’accompagnamento musicale che Gaudio ha saputo cesellare in ma- niera magistrale. Il protagonista maschile Edgardo è sta- to interpretato dal tenore Gianni Lec- cese. Fattosi letteralmente desiderare a causa di un contrattempo che ha im- plicato una breve pausa non prevista nel corso del concerto per attendere il suo arrivo, il tenore non ha deluso le aspettative, facendosi perdonare dal pubblico grazie ad una esecuzione generosissima, appassionata e audace, con acuti luminosi, pieni e sicuri che ben si amalgamavano con quelli della protagonista, in modo particolare nel duetto Verranno a te sull’aure. Stentoreo, protervo, arcigno ma pur sempre preservando lo spirito di nobiltà del personaggio, è stato l’Enrico Asthon del basso-baritono Antonio Stragapede, anche qui confermatosi nella sua solidissima statura artistica. Il basso-baritono Onofrio Salvemini invece ha saputo rendere in maniera grave e solenne il ruolo di Raimondo Bidedent, precettore e confidente spirituale di Lucia, facendone trasparire adeguatamente la freddezza opportunista e calcolatrice. Precisi ed efficaci anche gli altri comprimari. Il soprano Grazia Coppolecchia nel ruolo di Alisa, damigella di Lucia, che con impasto vocale ricco e di spessore, unito a sapienza drammatur- gica, ha saputo ben delineare la sincera preoccupazione del personaggio per la protagonista. Il tenore Giovanni de Bari, con voce chiara e attraverso una interpretazione pulita e ben impostata, ha reso invece un cavalleresco e signorile Arturo. A Paolo Gadaleta, corista tenore pre- so in prestito dall’Alter Chorus, è stato invece affidato il ruolo di Normanno, capo degli armigeri dei Ravenswood, che nei sui interventi si poneva con timbro caldo sulla scia della tracotanza di Enrico. Altrettanto in bolla la prestazione dell’Alter Chorus, nella varietà di colori, nella precisione di intonazione e nella piena partecipazione al dramma. A tirare le somme ne è risultata una Lucia pienamente riuscita, così come ha confermato al termine della serata l’entusiasmo del numeroso pubblico presente, quasi traboccante dalla sala, e del prof. Michele Laudadio, presidente del- la sezione molfettese dell’ANEB. © Riproduzione riservata

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