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Amministrative a Molfetta: si rafforza il ciambotto a destra, la sinistra si divide tra chi vuole imbarcare tutti (ciambotto di sinistra?) e chi vuole lasciare fuori gli “impresentabili” autori della caduta dell'amministrazione
11 aprile 2017

MOLFETTA – Politica all’insegna della confusione sia a destra che a sinistra tra alleanze possibili e accordi certi.
Mentre a destra col ciambotto si mette tutti dentro l’armata Brancaleone di Tommaso Minervini con la speranza di dividersi le poltrone e il sottogoverno, a sinistra dove c’è poco da dividere perché la sconfitta sembra inevitabile, si rischia di dividersi in mille pezzi. Prima il Pd, partito ormai allo sbando che cerca di raccogliere le briciole di Tommaso, poi Rifondazione comunista che va da sola, pretendendo di imporre il proprio candidato, poi Sinistra italiana che si divide tra chi vuole allearsi con Gianni Porta e chi preferirebbe Gianni Porta, che, dal canto suo, pur di vincere imbarcherebbe gli ex nemici (per lui impresentabili e silurati in passato) Lillino Di Gioia e Annalisa Altomare pronti a sottoscrivere un accordo con Rifondazione attraverso l’altra metà del Pd.
Paola Natalicchio preferirebbe Bepi Maralfa proprio per questo motivo e perché rappresenterebbe la continuità con la vecchia amministrazione della quale il penalista è stato vicesindaco, ma c’è chi è pronto non solo a turarsi il naso, ma perfino a castrarsi pur di tentare di vincere o quantomeno di arrivare al ballottaggio.
La dirigenza regionale di Si appoggia Porta, la dirigenza nazionale (Paola) Maralfa. Chi vincerà il braccio di ferro?
Intanto Sinistra italiana viene fuori con un comunicato enigmatico che sembra un compromesso temporaneo fra le due anime del partito:
« Il circolo Sinistra Italiana di Molfetta ha appreso dalla stampa la decisione del Movimento Linea Diritta di entrare autonomamente nella competizione elettorale, come già in precedenza Rifondazione Comunista aveva scelto di fare. Con grande rammarico abbiamo dovuto constatare come entrambe le scelte hanno reso impossibile correre nella competizione elettorale con un fronte unitario.
Il nostro Partito che in questi mesi e fino all’ultimo si è speso generosamente per l'unità delle sinistra, non nasconde il rammarico con cui apprende questa notizia, ma intende ribadire forte quali siano i punti su cui si mostrerà intransigente ed i temi cardine per la Molfetta del 2020.
Sinistra italiana di Molfetta ritiene che nessuna alleanza politica ed elettorale sia possibile con coloro che, movimenti o singoli, in questi tre anni, seppur formalmente presenti nella amministrazione non ne abbiamo condiviso la natura, i programmi, la sostanza di novità e rinnovamento politico, manifestando continuamente questo dissenso, sia in Consiglio Comunale sia nelle Commissioni, che pubblicamente, opponendosi ai provvedimenti dell'amministrazione chi in modo palese, chi tramando nell'ombra, al punto da provocarne la caduta dello scorso maggio.
Sinistra italiana, invece, sosterrà le coalizioni che, partendo dalla condivisione del buon lavoro dell'esperienza amministrativa 2013-2016, e facendo tesoro degli errori commessi, intendono ripartire da quel programma per arricchirlo, rinnovarlo, portarlo a compimento. A tal proposito, riteniamo indispensabile:
• completare l'avvio della nuova pianificazione urbanistica con l'avvio della strada del PUG, puntando sulla riqualificazione urbana e delle periferie. Adeguare gli strumenti urbanistici comunali al Piano Paesaggistico Tettitoriale Regionale (PPTR), in modo da tutelare il nostro territorio nel suo complesso.
• presidiare la tutela della salute pubblica con la difesa del nostro Ospedale "don Tonino Bello", in attesa che venga realizzato il Nuovo Ospedale Unico del Nord barese-area Adriatica.
• Porre in essere una proficua interlocuzione tra Comune, Regione Puglia e consorzio ASI per mettere in sicurezza dal rischio allagamenti la zona artigianale e commerciale, dando celere alle attuazione alle opere di mitigazione idraulica.
• Potenziare e migliorare il sistema di raccolta dei rifiuti col metodo porta a porta e nel contempo migliorare nel suo complesso l'igiene urbana;
• Riorganizzare complessivamente e digitalizzare sempre più gli uffici comunali e le Aziende municipalizzate, per rendere la macchina amministrativa sempre più efficiente dopo l'intenso lavoro di risanamento svolto in questi 3 anni.
• Dare attuazione ai provvedimenti e alle opere relativi alla stagione della pianificazione strategica: dal Piano Urbano di Mobilità Sostenibile (PUMS), al Piano di Azione dell'Energia Sostenibile; dare esecuzione al Piano delle Coste per riqualificare l'intero fronte mare dalla zona di levante, fino a quella di ponente. Completare l'iter di approvazione del Piano dell'agro e avviare gli interventi di tutela e riqualificazione.
• Potenziare le politiche di inclusione e coesione sociale, confermando l'ausilio di strumenti innovativi come i cantieri di servizio e la crescita dei servizi territoriali.
• Politiche e beni culturali intesi come patrimonio da valorizzare, con una attenzione particolare al sistema di rete dei contenitori culturali e luoghi della memoria.

• Proseguire l'impegno per contribuire a fare chiarezza sulla vicenda giudiziaria e ambientale legata al nuovo Porto commerciale e, contestualmente, ripensare alla funzionalità del nuovo e del vecchio Porto e dei suoi suoi cantieri navali. Ripensare l'approdo turistico all'interno della cornice della zona storica.

Sulla base di tali punti programmatici Sinistra italiana intende avviare da subito un confronto con i movimenti e le realtà sociali, progressiste, civiche, cattoliche, democratiche della città, rivolgendoci anche a Rifondazione e Linea Diritta (sui cui candidati sindaco proposti, è bene ribadirlo, Sinistra Italiana non si è ancora espressa). Nel contempo, da oggi il circolo di Sinistra Italiana si impegna nella costruzione di una lista elettorale di donne di uomini capaci preparati, impegnati, appassionati, dai movimenti, dalle associazioni, dalle professioni che sia espressione coerente di questa intesa per una nuova primavera di governo e che ci porti a costruire la Molfetta del 2020».
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