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Affido familiare, pubblicato il nuovo regolamento per la gestione dei minori
15 gennaio 2017

L’affido familiare a Molfetta nel passato ha sempre collezionato cifre da record: nel 2010 la nostra città è arrivata a raggiungere il 67% di percentuale di affidi della provincia di Bari. Poi c’era stato un calo tra il 2014 e il 2015 quando a fronte di 40 domande di disponibilità di affido, non c’era stata alcuna assegnazione, perché dopo i colloqui informativi, nessuno aveva confermato la disponibilità. Ora col nuovo regolamento si spera che le cose possano andare meglio. I Comuni di Molfetta e Giovinazzo si impegnano a versare un contributo di 300 euro mensili, nel caso le famiglie di origine non siano in grado di provvedere al mantenimento, in più contributi aggiuntivi per spese mediche straordinarie o alimenti particolari. L’affido familiare è un intervento che si prefigge di garantire al minore, la cui famiglia si trovi nella temporanea incapacità o impossibilità di prendersi cura di lui, le cure e gli affetti necessari, in un contesto familiare che assicuri processi di crescita e di sviluppo armonico del minore stesso. L’affido presuppone la possibilità di recupero della famiglia di origine del minore, in modo da consentirgli il rientro a casa una volta risolta la situazione che ne ha provocato l’allontanamento. Pertanto esso si pone sia come strumento preventivo, in situazioni non necessariamente di patologia familiare o sociale già conclamata, sia riparativo, in situazioni di crisi già manifesta. Concretamente si realizza attraverso l’inserimento del minore in un nucleo affidatario, o presso una persona singola che, per un periodo di tempo determinato, gli garantisca un ambiente adeguato nel quale ricevere gli stimoli e le cure di cui ha bisogno, tenendo presente le eventuali prescrizioni dell’Autorità giudiziaria competente. Il progetto di affido comprende tutti gli interventi per la tutela dei diritti evolutivi del minore in difficoltà e gli interventi mirati al sostegno ed al recupero delle capacità genitoriali del nucleo familiare d’origine. I Comuni dell’Ambito territoriale Molfetta/ Giovinazzo promuovono l’affido familiare, pertanto il presente regolamento definisce i criteri, i tempi e le modalità di collocamento di minori in situazioni di affidamento familiare, gli impegni dei Comuni associati nonché i doveri ed i diritti della famiglia d’origine e della famiglia affidataria. Destinatari dell’affido familiare sono i minori, momentaneamente privi di un ambiente familiare idoneo, che necessitano di un collocamento temporaneo presso un nucleo familiare che meglio risponde alle loro esigenze affettive, educative, psicologiche e sociali. Nella realizzazione e nell’attivazione del progetto il minore ha diritto a: a) essere ascoltato, adeguatamente preparato ed informato (compatibilmente all’età) relativamente alle motivazioni ed alle modalità di attuazione del progetto di affido; b) essere sostenuto con opportuni interventi pedagogici e psicologici durante tutto il percorso; mantenere i rapporti con la famiglia d’origine (qualora non sia un affido protetto); continuare ad avere rapporti con la famiglia affidataria, anche al termine dell’affido, qualora non vi siano controindicazioni.

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