8 marzo 2024. Messaggio del Sindaco di Molfetta Minervini
MOLFETTA - L’8 marzo deve necessariamente assumere un significato nuovo, diverso, libero da immagini stereotipate condite di fiori e cioccolatini.
Siamo nel 2024 e dobbiamo ancora parlare di violenza e disparità. Il 900 ha avuto una linea di lotta importante per l’emancipazione femminile ma questo non è stato sufficiente se, ancora oggi, dobbiamo parlare di accresciuta violenza, sin dalle fasce adolescenziali, di disparità, di ragionamenti sessisti.
Dobbiamo tutti prendere coscienza del fatto che ci sono donne vittime di tragedie inenarrabili, penso alle donne ucraine, a quelle palestinesi, alle donne irachene e afgane, alle donne israeliane, alle donne che vivono in sud America e in ogni parte del mondo dove l’emancipazione culturale ed economica è negata.
Ma penso anche alle donne della porta accanto, quelle che, magari, nascondono dietro un sorriso, una vita fatta di privazioni, a quelle donne che non possono riconquistare la propria dignità di persone perché assoggettate economicamente e psicologicamente.
Per questo tutti insieme non dobbiamo stancarci di operare e di attuare politiche che favoriscano, a tutti i livelli, pari diritti ed opportunità, soprattutto con l'esempio di ciascuno di noi nei comportamenti quotidiani di educazione e non violenza.
Buona Festa della donna a tutte.
Tommaso Minervini
Sindaco di Molfetta